Geodis fa l’armatore
LEVALLOIS-PERRET – Arriverà il 28 febbraio ad Amburgo la nave con capacità da 1.000 TEUs noleggiata in proprio da Geodis per far fronte al problema del caro noli. Lo scrive nel suo sito specializzato Supply Chain Italy, ricordando che la casa di spedizioni aveva svelato nelle scorse settimane “l’intenzione di trasformarsi temporaneamete in armatore e prendere in charter una unità per effettuare uno o due viaggi e offrire ai propri clienti la possibilità di spedire le loro merci in maniera puntuale e a un prezzo ragionevole”.
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Stando alle immagini disponibili, la nave in questione sarebbe la UHL Faith, unità multipurpose appena consegnata (2021) della flotta di United Heavy Lift, con capacità nominale di 1.001 TEUs.
La nave secondo Geodis, ha trasportato nel primo viaggio 435 container da quaranta piedi (la società ne aveva preventivati 460), mentre un secondo viaggio è già partito da Shanghai mercoledì scorso 10 febbraio. Altri servizi aggiuntivi, spiega l’azienda, verranno pianificati nelle prossime settimane in base alla domanda.
La scelta dello spedizioniere di ‘fare l’armatore’ per soddisfare le necessità dei caricatori suoi clienti – sottolinea ancora Supply Chain Italy – è arrivata dopo che un’analoga decisione era stata presa da DSV. La società danese aveva infatti noleggiato tre navi multipurpose da 650 TEUs di portata ciascuna e un pool di container per avviare, temporaneamente, una propria linea di navigazione dalla Cina alla Danimarca per fronteggiare la carenza di equipment e di capacità di stiva offerta dai global carrier.
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