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Bene il Mobility Manager, ma presto

Salvatore Pellecchia, segretario generale Fit-Cisl, ci ha inviato la seguente nota sulla complessa gestione del trasporto pubblico locale in tempi di Covid:

“Il progetto del Mobility Manager presentato dal ministro Giovannini va nella direzione che come sindacato chiediamo da tempo: si attui rapidamente”.

“Il Trasporto Pubblico Locale è nato come trasporto di massa e quindi non per garantire il distanziamento fisico fra i passeggeri. Se a ciò aggiungiamo le difficoltà nel vaccinare la popolazione, è evidente che bisogna trovare presto altre strade per proteggere i lavoratori e gli utenti del TPL stesso, atteso che non è possibile nell’immediato integrare con migliaia di autobus le flotte esistenti. È per questo che il Mobility Manager per noi è una delle soluzioni che possono contribuire a contrastare la diffusione del virus, visto che può organizzare il pendolarismo di città, grandi aziende e uffici pubblici. È una soluzione che come Fit-Cisl stiamo chiedendo da anni anche per dare maggiore qualità al trasporto pubblico: confidiamo che sia attuata rapidamente coinvolgendo anche le parti sociali. A questo proposito il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza può fornire un assist prezioso, ma facendo molta attenzione, nell’affrontare il capitolo delle riforme, in special modo per il tema dell’apertura e contendibilità del mercato.

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Questo perché in passato i provvedimenti in materia di liberalizzazione non hanno tenuto in alcun conto gli aspetti legati al lavoro e ai diritti delle lavoratrici e dei lavoratori aprendo, oltre che il mercato, anche la porta a sfruttamento e dumping contrattuale e salariale”.

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Pubblicato il
1 Maggio 2021

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