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Balneazione, ok costa toscana

FIRENZE – Con l’avvio della stagione balneare sono già iniziati nel mese di aprile i controlli “pre-stagionali” che l’Agenzia ARPAT effettua sulla qualità delle 275 acque di balneazione toscane, come previsto dal calendario ufficiale concordato e comunicato alla Regione Toscana ed al Ministero della Salute. Nonostante le restrizioni legate all’emergenza sanitaria, la campagna di monitoraggio delle acque di balneazione viene svolta dal 1 aprile al 30 settembre 2021.

Nonostante che il 2020 sia stato caratterizzato dall’emergenza sanitaria Covid-19 che ha reso necessario il posticipo dell’inizio della stagione di campionamento, l’Agenzia ha effettuato oltre 1500 campionamenti sulle acque di balneazione della Toscana, per un totale di ca. 3000 analisi di laboratorio, oltre ai parametri determinati in campo; i campioni sono stati prelevati almeno mensilmente, da maggio a settembre, dagli operatori dei Dipartimenti provinciali di Massa Carrara, Lucca-Versilia, Pisa, Livorno, Piombino-Elba, Grosseto e Firenze, garantendo ai cittadini la possibilità di fare il bagno in mare (o in un fiume, o in un lago) in acqua “pulita”.

I dati mettono in luce il livello “eccellente” della qualità delle aree di balneazione nel 2020, con il 98,5% delle aree (271 su 275) ed il 99,7% dei chilometri costa controllati che si colloca in questa classe, dati che confermano un miglioramento significativo sia rispetto al 2019, al 2018 ed al quadriennio precedente 2014-17 (93% delle aree).

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Questo buon risultato, a fronte di un aumento dei casi di inquinamento, è stato possibile anche in virtù dell’applicazione, in molti casi, della procedura di inquinamento di breve durata che permette la sostituzione, nel calcolo della classificazione, dei valori superiori ai limiti e del fatto che, in altri casi, si tratta di prelievi effettuati al di fuori di quelli programmati.

I casi di non conformità delle acque sono ulteriormente diminuiti rispetto al 2019 e al 2018; su 1.455 controlli totali effettuati, il 91,9% è risultato conforme, solo 38 i non conformi (erano stati 47 nel 2019, 51 nel 2018).

Questi episodi di non conformità, dovuti al superamento dei limiti normativi per almeno uno degli indicatori microbiologici di contaminazione fecale, Escherichia coli ed Enterococchi intestinali, hanno interessato minori aree di balneazione rispetto al 2019 con un dato simile a quello del 2018 (30 nel 2020 contro 37 e 29 rispettivamente dei due anni precedenti) e coprono poco più di 30 chilometri di costa (erano 39 km nel 2019 e 32 km nel 2018) su 600,8 chilometri di costa controllati.

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Pubblicato il
12 Maggio 2021

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