Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

“Grande Trideck” Azimut secondo esemplare varato

VIAREGGIO – A solo poche settimane dalla consegna della prima unità della nuova ammiraglia della Collezione Grande, avvenuta lo scorso maggio durante il Gran Premio di F1 di Montecarlo, Azimut Yachts ha varato all’interno del cantiere di Viareggio la seconda unità di Azimut Grande Trideck, primo yacht a tre ponti costruito da Azimut Yachts e simbolo delle capacità di innovazione del brand.

Con una stazza lorda sotto le 300 GT, Azimut Grande Trideck propone un layout rivoluzionario – sottolinea il cantiere – un rapporto più stretto con il mare e uno stile di vita a bordo meno formale. Grande Trideck è infatti “three decks + One” perché il Cantiere, in collaborazione con il designer degli esterni Alberto Mancini, ha aggiunto un ponte in più rispetto ai tre tradizionali che completa gli spazi conviviali di poppa creando uno spettacolare effetto di terrazze a cascata dal Sun Deck fino al mare. Questo nuovo elemento porta con sé, inoltre, una beach area a tutta altezza e trasforma il tradizionale pozzetto in un private patio (o in un patio privato?) dove i montanti, in un gioco di vuoti e pieni, aumentano la sensazione di contatto con la natura.

Gli ampi spazi interni devono l’eleganza del loro design ad Achille Salvagni, che ha portato il suo stile caratteristico, contraddistinto da un’atmosfera di benessere raffinato, a bordo del Trideck – aggiungendo però una nota d’informalità. Il designer ha abbracciato in pieno la causa del cantiere: offrire al mercato una proposta inedita che ridefinisca il ruolo degli spazi, attribuendo nuove funzionalità agli ambienti di bordo che sono ora strettamente connessi con le aree esterne, diventando di fatto le une un’estensione delle altre, in un continuum armonico.

In aggiunta a un design accattivante e ad accoglienti aree living, l’Azimut Grande Trideck vanta un’architettura navale all’avanguardia – scrive ancora il cantiere – con una carena D2P® (Displacement to Planing) di seconda generazione, progettata per una navigazione confortevole e una notevole efficienza di consumi da Pierluigi Ausonio di Studio P.L.A.N.A. in collaborazione con il dipartimento Ricerca & Sviluppo di Azimut|Benetti. Tra gli altri fattori che contribuiscono alla sua eccezionale tenuta di rotta ci sono l’uso estensivo della fibra di carbonio per laminare la sovrastruttura, così come le pinne stabilizzatrici di CMC Marine, integrate perfettamente con gli altri sistemi di bordo grazie software Argo sviluppato dalla stessa azienda.

Grande Trideck ha una duplice opzione per la motorizzazione, con due MTU da 2400 o 2600 cv l’uno. In fase di test il primo esemplare, equipaggiato con un motore da 2600 cc, ha fatto registrare una velocità massima di 24 nodi, per un’autonomia di 700 miglia nautiche a 19 nodi che sale a 1700 miglia con velocità di crociera a 12 nodi.

Pubblicato il
26 Giugno 2021

Potrebbe interessarti

Avanti adagio, quasi indietro

Potremmo dire, parafrasando Guido Gozzano, che tra gli infiniti problemi che riguardano il nostro mondo attuale, tra guerre e genocidi, ci sono anche le “piccole cose di pessimo gusto”. Tra queste c’è l’incredibile vicenda...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Se Berta ‘un si marìta…

…“E se domani…” diceva un antico refrain musicale. Riprendo le valide considerazioni del nostro direttore sulla sorprendente impasse di alcune nomine presidenziali nelle Autorità di Sistema Portuale soffermandomi su Livorno: Gariglio è stato tra...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Per difendere la pace…

Guerra e pace, più guerra che pace: sembra l’amara, eterna storia dell’uomo. Così, per preservare la pace, sembra proprio che non ci siano che le armi: si vis pacem, para bellum, dicevano nell’antica Roma....

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Sempre più droni sul mare

Se ne parla poco, specie dei più specializzati: come quelli subacquei della Wass di Livorno per Fincantieri, o quelli sempre italiani, costruiti però in Romania dall’ingegner Cappelletti della livornese ex Galeazzi. Però adesso Fincantieri,...

Leggi ancora

Porti teu in overcapacity?

Riforma della riforma portuale: l’articolato Rixi che abbiamo anticipato – che naturalmente deve passare anche dalle Camere – punta dunque a coordinare lo sviluppo degli scali, oggi lasciato eccessivamente alla potenza dei singoli “protettorati”...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora
Quaderni
Archivio