Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

ANITA chiede autisti

Thomas Baumgartner

ROMA – “La transizione ecologica e digitale, alla base delle strategie nazionali ed europee e delle condizioni di spesa dettate dalla UE per il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, danno finalmente la spinta per voltare pagina e rendere il settore più sostenibile e con il minimo impatto ambientale”. Questo il chiaro messaggio esposto da ANITA, l’Associazione del trasporto e della logistica di Confindustria, in occasione della propria l’assemblea annuale.

Quest’anno l’assemblea privata si è tenuta in via straordinaria a distanza, ma è stato più volte ricordato che non mancherà l’opportunità di organizzare un evento pubblico in autunno.

All’inizio dei lavori, il presidente Thomas Baumgartner, appena riconfermato alla guida dell’Associazione, ha voluto sottolineare come “le nostre aziende associate sono quelle che maggiormente ricorrono all’intermodalità, che usano i mezzi ecologicamente all’avanguardia, che hanno i parchi veicolari più moderni e che non fanno dietrologia arroccandosi a vecchie logiche di difesa dei mezzi obsoleti”, ed ha ricordato che l’Associazione è l’unica nel settore ad aver sottoscritto un accordo con il GSE, sulla base del quale sono state messe in campo diverse azioni per incrementare l’efficienza energetica e lo sviluppo sostenibile delle imprese aderenti.

Ha preso parte all’Assemblea privata anche il vice ministro onorevole Teresa Bellanova, che nel suo intervento ha ricordato come “l’impegno profuso dalle imprese del settore nel periodo dell’emergenza sanitaria, ha messo in risalto l’importanza di un sistema trasportistico e logistico pronto a rispondere in tempo reale alle esigenze della collettività”. Il discorso del vice ministro si è poi focalizzato sul miglioramento della performance logistica, sempre più orientata verso il superamento delle esternalità negative come la congestione del traffico e l’inquinamento al fine di raggiungere l’obiettivo zero emissioni che l’Europa si è data e che attraversa come un filo rosso tutti i Piani di ripresa nazionali.

Durante l’Assemblea, non è chiaramente mancata l’occasione di ricordare le priorità di intervento politico e normativo che il settore necessita da tempo. Nella sua relazione annuale, il presidente Baumgartner ha chiesto esplicitamente al MIMS “un cambio di marcia che dia un’accelerata ai processi avviati già da tempo proprio su spinta di ANITA, revisionando non tanto le iniziative in essere, ma il modo in cui queste sono state attuate”.

Grande enfasi è stata riservata a un problema che riguarderà anche il futuro del settore, ovvero la carenza degli autisti, per cui ANITA ha richiesto a gran voce di prevedere una quota “ad hoc” per il settore nel Decreto flussi 2021 e su cui sta mettendo in campo politiche attive per la formazione professionale nell’ambito della Carta di Padova.

[hidepost]

È stato sottolineato l’impegno dell’Associazione nel sostegno ai progetti innovativi, con particolare attenzione agli interventi a sostegno della normalizzazione del P18 e l’inizio della sperimentazione dell’EMS e del Platooning.

In conclusione, si è voluta ricordare ancora una volta la posizione di ANITA per cui “la politica assistenzialista non deve appartenere alla nostra natura di imprenditori”, ma piuttosto “vanno recuperate le risorse destinate ai sussidi a pioggia per riversarli su interventi di abbattimento del costo del lavoro, anche per alleviare le pressioni concorrenziali interne e degli altri Paesi comunitari”.

[/hidepost]

Pubblicato il
30 Giugno 2021

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio