Il volo di un drone a “caccia” di amianto

LIVORNO – Mercoledì scorso in piazza della Repubblica, alla presenza del sindaco Luca Salvetti e dall’assessore all’ambiente Giovanna Cepparello, ha avuto luogo un volo dimostrativo di un drone che, a partire da questo luglio fino ad ottobre di quest’anno, effettuerà una serie di rilevazioni a bassa quota con l’ausilio di raggi infrarossi. Il drone permetterà di predisporre le mappe georeferenziate della città con l’individuazione delle criticità in tema di esposizione da amianto in linea con le disposizioni contenute nella legge n° 257 del 27.03.1992 che ne proibiscono l’estrazione, l’importazione e la lavorazione.

L’indice di degrado del materiale che verrà determinato permetterà di stabilire un ordine prioritario degli interventi di rimozione che terranno conto della prossimità alle scuole, agli ospedali, alle case di cura e agli edifici pubblici e dovranno essere pianificati e realizzati in modo da scongiurare qualunque possibile dispersione delle minuscole fibre di amianto potenzialmente nocive per la salute umana.

Con il coordinamento dell’ufficio Ambiente del Comune di Livorno, il drone sarà pilotato dalla società Aerodron specializzata nella realizzazione di servizi di rilevazione aerea attraverso i sistemi SAPR (Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto) nel rispetto delle normative sul volo stabilite dall’ENAC (Ente Nazionale Aviazione Civile) che agisce come autorità unica di regolazione tecnica, certificazione, vigilanza e controllo nel settore dell’aviazione civile in Italia.

L’attività rientra nel progetto “Livorno Amianto free” avviato dall’amministrazione comunale nel 2020.

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