Visita il sito web
Tempo per la lettura: 3 minuti

Cosco ordina dieci portacontainer

Nella foto: Cosco Pacific ad Amburgo.

LONDRA – Il mercato delle fullcontainers prosegue la corsa verso le nuove costruzioni. Cosco Shipping Holdings, la società madre di Cosco e OOCL, è diventata l’ultima tra i principali vettori ad annunciare un significativo programma di costruzione per espandere e modernizzare le sue operazioni di container. La compagnia di navigazione statale ha riportato ordini per un totale di quasi 1,5 miliardi di dollari che aggiungeranno una capacità totale alla flotta Cosco di quasi 150.000 TEUs. A differenza di altri grandi vettori, l’ordine di Cosco riguarda quelle che ora sono considerate navi portacontainer di medie dimensioni, simili al settore su cui si sta concentrando anche Seaspan con i suoi ordini.

In un deposito presso la Borsa di Hong Kong, la società ha dettagliato le navi che vengono costruite dal cantiere navale di Cosco in quella che la borsa considera una transazione con parti correlate. La maggior parte dell’ordine consiste in sei portacontainer da 14.092 TEUs con un costo di 146 milioni di dollari per nave o un costo aggregato di 876 milioni di dollari. La consegna di queste navi è prevista tra dicembre 2023 e settembre 2024.

L’ordine comprende anche quattro portacontainer da 16.180 TEUs. Il costo per nave è di 155 milioni di dollari per un totale di 620 milioni di dollari. Queste navi leggermente più grandi saranno consegnate tra giugno e dicembre 2025.

Cosco riferisce che almeno il 40% dell’ordine sarà finanziato attraverso risorse interne, mentre il restante 60% proverrà da prestiti bancari.

L’ordine per le nuove navi portacontainer sarebbe in linea con il quattordicesimo piano quinquennale della compagnia. Tra i motivi evidenziati per gli ordini c’è il mantenimento della “posizione di primo livello” di Cosco, nonché l’espansione della capacità. Hanno detto che stanno cercando di aumentare il loro vantaggio competitivo e di utilizzare la nuova nave per espandersi in nuovi mercati. Ritengono inoltre che le navi più nuove e più grandi contribuiranno a ridurre i costi di trasporto.

Le operazioni combinate del Gruppo Cosco sono attualmente al terzo posto nel mercato del trasporto marittimo di container con una quota di mercato del 12% secondo Alphaliner. Secondo i dati di Cosco, a fine giugno 2021, il gruppo è composto da un totale di 526 portacontainer con una capacità totale di poco più di tre milioni di TEUs. All’interno di questo, 520 delle navi sono gestite da Cosco contro linee controllate con una capacità di 2,3 milioni di TEUs. La compagnia gestisce un totale di 398 rotte, incluse 264 rotte internazionali, 54 rotte costiere cinesi e 80 linee di diramazione del Pearl River Delta e del fiume Yangtze. Le sue navi fanno scalo in 329 porti in circa 100 paesi e regioni in tutto il mondo.

La notizia dell’ordine arriva una settimana dopo che Cosco Shipping Holdings ha riferito di aspettarsi un utile netto di 5,7 miliardi di dollari per la prima metà del 2021 rispetto ai soli 139 milioni di dollari di due anni fa. La società ha affermato che a contribuire al forte aumento dei profitti è stato un più che raddoppiare i tassi contrattuali e spot. Si prevede che i profitti per la prima metà del 2021 supereranno i 27 miliardi di dollari, che sarebbero più dei guadagni per tutto il 2020.

Pubblicato il
21 Luglio 2021

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio