Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Il sistema Pelikan a Zara nel primo Eco Sea Croatia

ZARA – Il Sistema Pelikan si internazionalizza sempre più e sbarca con il format “Blue Resilience” sulle coste della Croazia, nello specifico a Zara. Si è tenuto a fine ottobre il primo ECO SEA CROATIA con l’obiettivo di migliorare la qualità delle acque e delle spiagge della riviera zaratina attraverso un sodalizio rivolto alla tutela e alla salvaguardia delle aree marine e del loro habitat. L’evento è stato organizzato dalla KDP Donat, società di nuoto open water di Zara grazie al sostegno del presidente Dražen Adžić, RK Sv. Roko, società subacquei di Bibinje, Zadar di cui è presidente Đani Iglić, una realtà importante che realizza oltre quindici azioni di pulizia dei fondali all’anno che ha al suo interno fotografi, biologi marini e archeologi che hanno contribuito alla pubblicazione di un manuale sul tema utilizzato in tutto il mondo. L’evento è stato, inoltre patrocinato da MO Arbanasi, circoscrizione di Arbanasi, Zara di cui è presidente Zvonimir Rogić.

Hanno operato oltre cento persone per un’intensa giornata di pulizia del mare, del suo fondale e spiaggia che ha visto il coinvolgimento di aziende specializzate nel settore, volontari e la società civile. Presente fra i tanti intervenuti anche l’ex ministro del Mare Trasporti e Infrastrutture croato Božidar Kalmeta. Una giornata che ha visto partecipare anche i più piccoli con lavori didattici di disegno sul tema e, grazie al Međunarodnog centra za podvodnu arheologiju, gli archeologi del centro internazionale di archeologia subacquea di Zara, l’archeologa Zdenka Vrgoč ha tenuto un laboratorio di ceramica in cui i bambini hanno ricomposto i vasi di ceramica che si trovano sui fondali marini e Alen Petani ha invece improntato una lezione di malacofauna. 

“Una grande prima anche qui sull’altra sponda dell’Adriatico – ha dichiarato Paolo Baldoni ceo di Garbage Group – che richiama ad un concetto a me molto caro: le attività di disinquinamento in mare non hanno confini e, quindi, richiedono una visione transnazionale della risoluzione dei problemi. In un’acqua dalle rarissime proprietà di trasparenza e bellezza, il nostro Gruppo insieme a volontari e società civile ha raccolto e studiato molto materiale e dato un bel segnale di cooperazione transnazionale sul tema dell’inquinamento in mare. Tantissimi anche i bambini presenti all’iniziativa che hanno, per una volta, coinvolto i loro genitori. Sono, infatti, i più piccoli in genere ad osservare rigorosamente le norme che riguardano la tutela dell’ambiente ed in questa occasione hanno avuto la possibilità di sperimentare sul campo ciò che hanno appreso, divertendosi allo stesso tempo, d’altronde il pianeta così come il futuro è il loro”.

Pubblicato il
10 Novembre 2021

Potrebbe interessarti

Avanti adagio, quasi indietro

Potremmo dire, parafrasando Guido Gozzano, che tra gli infiniti problemi che riguardano il nostro mondo attuale, tra guerre e genocidi, ci sono anche le “piccole cose di pessimo gusto”. Tra queste c’è l’incredibile vicenda...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Se Berta ‘un si marìta…

…“E se domani…” diceva un antico refrain musicale. Riprendo le valide considerazioni del nostro direttore sulla sorprendente impasse di alcune nomine presidenziali nelle Autorità di Sistema Portuale soffermandomi su Livorno: Gariglio è stato tra...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Per difendere la pace…

Guerra e pace, più guerra che pace: sembra l’amara, eterna storia dell’uomo. Così, per preservare la pace, sembra proprio che non ci siano che le armi: si vis pacem, para bellum, dicevano nell’antica Roma....

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Sempre più droni sul mare

Se ne parla poco, specie dei più specializzati: come quelli subacquei della Wass di Livorno per Fincantieri, o quelli sempre italiani, costruiti però in Romania dall’ingegner Cappelletti della livornese ex Galeazzi. Però adesso Fincantieri,...

Leggi ancora

Porti teu in overcapacity?

Riforma della riforma portuale: l’articolato Rixi che abbiamo anticipato – che naturalmente deve passare anche dalle Camere – punta dunque a coordinare lo sviluppo degli scali, oggi lasciato eccessivamente alla potenza dei singoli “protettorati”...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora
Quaderni
Archivio