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Marevivo a Papa Francesco: fermiamo il volo dei palloncini

ROMA – Domenica mattina, in Piazza San Pietro, i fedeli hanno liberato in aria decine di palloncini colorati in conclusione dell’Angelus, come “segno di speranza”.

Di sicuro non si è trattato di un gesto di speranza per l’ambiente. Questa pratica, che accompagna spesso momenti festosi e ricorrenze speciali, ha un impatto disastroso sugli animali.

Secondo uno studio pubblicato da Ocean Conservancy, i palloncini sono al terzo posto tra i rifiuti più pericolosi per foche, tartarughe e uccelli marini. Ricadono a terra, disperdendosi nell’ambiente e trasformandosi in una minaccia letale per gli animali, che finiscono intrappolati nei fili o ingeriscono pezzi di palloncini scambiandoli per cibo.

Si tratta di un problema molto più frequente di quanto si immagini: secondo una ricerca portata avanti dall’Università di Wales Swansea i pezzi di palloncino costituiscono l’80% dei rifiuti trovati all’interno dello stomaco delle tartarughe marine analizzate.

Marevivo porta avanti da anni iniziative e campagne di sensibilizzazione sul tema (bit.ly/343BRUk) per richiamare l’attenzione sul problema dell’inquinamento da palloncini e promuovere l’utilizzo di nuove forme di celebrazione di occasioni speciali. L’associazione ambientalista ha, inoltre, presentato un emendamento nella Legge Salvamare, tuttora in attesa di approvazione in terza battuta alla Camera, che preveda il divieto di rilascio in aria dei palloncini.

“Non è un volo di colombe ma di plastica che ritorna pericolosamente sulla terra e nel mare”, dichiara Rosalba Giugni, presidente di Marevivo Onlus. “Abbiamo chiesto a Papa Francesco, da sempre grande sostenitore dell’ambiente e voce autorevole nell’ambito della salvaguardia del pianeta, di farsi promotore di questa importante battaglia e di proibire il volo dei palloncini, affinché l’esempio parta proprio da Piazza San Pietro.”

Pubblicato il
5 Febbraio 2022

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