Analisi delle sorgenti dei rifiuti

Figura 1: Distribuzione dei rifiuti totali rinvenuti a seconda del materiale di cui sono composti.
PISA – Nell’ambito di “Blue Resolution”, progetto incentrato sul tema dei rifiuti marini, è stata pianificata dall’Istituto Superiore Sant’Anna una serie di campagne di monitoraggio per sondare e classificare i rifiuti presenti nelle spiagge del litorale toscano. Il monitoraggio è stato ripetuto sia in siti differenti per composizione del substrato, ampiezza della spiaggia e localizzazione, sia in stagioni diverse, in modo da valutare impatto balneare e composizione dei rifiuti.
Le campagne di campionamento sono state condotte durante l’estate e l’autunno 2021. Al termine delle campagne i risultati delle statistiche sui campionamenti sono stati analizzati e sintetizzati in report dedicati.
Al fine di comprendere le potenziali fonti da cui provengono i rifiuti campionati dal gruppo di ricerca, sono stati predisposti due incontri con stakeholder locali, esperti nelle tematiche relative alla gestione dei rifiuti, all’inquinamento marino e alla tutela degli ecosistemi marittimi.
I partecipanti ai due stakeholder meeting, svoltisi i giorni martedì 08/02/2022 e lunedì 07/03/2022, sono stati:
• Scuola Superiore Sant’Anna: Natalia Gusmerotti, Alessandra Borghini, Tiziana Iannuzzi e Greta Colombi;
• Leonello Trivelli, responsabile del Settore Innovazione di Scapigliato;
• Antonio Fulvi, riferimento per la città di Livorno di Marevivo;
• Andrea Bartoli, responsabile regionale Federcoopesca- Confcooperative.
Agli incontri hanno preso parte, inoltre, i referenti di Dario Arbi Spa, in particolare Alessandro Arbi, Federico Busignani e Lorenzo Arbi.
Durante i due incontri, della durata di circa due ore ciascuno, si è quindi proceduto all’analisi della documentazione raccolta durante le campagne di campionamento, con supporto di materiale fotografico. L’approccio utilizzato per condurre questa attività è la Matrix Scoring Technique – MST, più dettagliatamente illustrata nella sezione successiva del documento.
Durante il campionamento dei tre siti oggetto di studio sono stati rinvenuti 1.271 oggetti differenti composti da vari materiali (Fig. 1). Complessivamente i rifiuti in plastica risultavano essere la componente maggioritaria dei rilevamenti effettuati su tutte le spiagge, seguiti dai rifiuti in vetro e in carta o cartone.
Secondo quanto previsto dalla metodologia MST, sono state selezionate per la matrice delle fonti, esclusivamente le immagini dei rifiuti che consentissero di riconoscere l’oggetto originario e fornissero informazioni utili al fine dell’identificazione delle potenziali sorgenti.
Sono stati quindi individuati 569 oggetti completamente o parzialmente riconoscibili, la maggior parte dei quali rappresentata da sigarette (40,95 %) e cannucce in plastica (8,44%). I rifiuti che non sono stati considerati per l’analisi delle fonti sono rappresentati in massima parte da frammenti di vari materiali e dimensioni inferiori ai 5 cm, per i quali risulta impossibile attribuire con esattezza l’origine.
I risultati dell’analisi condotta sulla provenienza dei rifiuti con il supporto delle immagini fotografiche individuate e della matrice delle fonti, reso possibile grazie al contributo degli stakeholder coinvolti, ha mostrato i risultati descritti nel grafico seguente (Fig. 2).
La maggior parte dei rifiuti (62%) provengono da attività turistiche, seguiti dal 19% che derivano da attività comunali o industriali collocate lungo la costa.
I sistemi di drenaggio e di scarico fognario e le attività che si svolgono prettamente in mare, incidono sulla presenza dei rifiuti sulle spiagge campionate rispettivamente per il 9% e il 10% del totale.