Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Navi d’Italia a sminare il Mar Nero?

ROMA – Sarà l’Italia con i suoi più moderni cacciamine a liberare le rotte del grano dall’Ucraina verso i Dardanelli e il Mediterraneo? L’offerta c’è stata ma come molte altre cose in questa sciagurata guerra tra Russia e Ucraina il problema è che nessuno ammette di aver minato il mare, e quindi non si sa con esattezza né dove sono gli ordigni, né specialmente di che tipo.

La stessa Russia non solo non ammette di aver posato queste mine ma non vuole che a liberare i porti sia una coalizione internazionale sul modello di quella prospettata qualche giorno fa dal Regno Unito. Kiev da parte sua non avrebbe né la tecnologia né le finanze adeguati per risolvere il problema.

Perché l’Italia? Il premier Mario Draghi, nel corso di un’informativa al Senato sulla guerra russo-ucraina, ha confermato la disponibilità del Governo non solo a rinforzare il fronte Est della Nato inviando un altro migliaio di uomini delle forze armate Bulgaria e in Ungheria ma anche ad aiutare la Romania proprio nello sminamento del Mar Nero.

[hidepost]

*

Fra le unità prese in considerazione per l’operazione di bonifica ci sarebbero i cacciamine classe Gaeta e Lerici. Dovrebbero essere scortati da altre unità, che secondo l’ammiraglio Giuseppe De Giorgi, già capo di Stato maggiore della Marina, potrebbero comprendere «il raggruppamento subacquei del Varignano, sonar a profondità variabile, droni subacquei a pilotaggio remoto, navi ausiliarie di assistenza logistica per i cacciamine e una nave comando».

Per i convogli di scorta ai mercantili, invece, sarebbero disponibili le FREMM, le Fregate Europee Multi-Missione comuni tra Italia e Francia e realizzate da Fincantieri.

*

Nessuno lo ricorda, ma in Romania c’è anche un importante insediamento della Drass, ex livornese Cosmos e con base ancora a Livorno, che produce mini-sottomarini e droni subacquei avanzatissimi in grado di esplorare i fondali e anche di dividere le mine. Che oggi sono altrettanto sofisticate, non solo ancorate sul fondo e micidiali al contatto come quelle della foto in prima pagina, ma magnetiche e capaci di attivarsi  secondo un programma inserito nei circuiti.

[/hidepost]

Pubblicato il
11 Giugno 2022

Potrebbe interessarti

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora

Riforma e porti in vendita

Come volevasi dimostrare: le indicazioni (attenti: sono nomi proposti, non ancora promossi ufficialmente) per i nuovi presidentI di Autorità di Sistema Portuale (AdSP), peraltro significative sul metodo, hanno sturato il vaso di Pandora. Tutti...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio