Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

In duemila dormono sul fondo

GENOVA – Sul sito di “Daily Nautica”, sempre ricco di notizie spesso in esclusiva, viene ricordato in questi giorni uno degli episodi più drammatici della Prima Guerra Mondiale in mare.

Nell’estate del 1916, nell’infuriare della grande guerra – scrive Riccardo Bottazzo sul web – il piroscafo passeggeri Principe Umberto, convertito in nave trasporto truppe, lasciò le coste dell’Albania.

La sua missione era trasportare i fanti del 55º reggimento ad un porto dell’Italia Settentrionale da cui avrebbero raggiunto l’altopiano di Asiago per fronteggiare l’offensiva austroungarica.

A bordo erano imbarcati, tra marinai e soldati, 2821 uomini. Pochi di loro sarebbero sopravvissuti alla traversata. L’8 giugno, poche ore dopo la partenza avvenuta alle 19, il convoglio costituito anche da quattro incrociatori, fu individuato da un sommergibile austroungarico che colpì il Principe Umberto sulla murata di poppa con un siluro causando l’esplosione della sala macchine. La nave si inabissò in pochi minuti, trascinando sul fondo 1926 uomini. 

Cento e sei anni dopo, il relitto del Principe Umberto è stato individuato a circa 15 miglia a sud ovest di Capo Linguetta, a Sud della costa albanese. La scoperta è avvenuta un mese fa ad opera di uno dei cacciatori di relitti più famoso l’ingegnere Guido Gay.  Prima di dare alla notizia alla stampa, Gay ha aspettato di esplorare il relitto con un mezzo marino robotico da lui stesso realizzato per avere la certezza che lo scafo individuato col sonar a 930 metri di profondità fosse proprio il Principe Umberto.

E lo è: la tomba di quasi duemila fanti e marinai d’Italia.

Pubblicato il
29 Giugno 2022
Ultima modifica
30 Giugno 2022 - ora: 16:09

Potrebbe interessarti

Proposta dal Bureau Veritas Italia come strumento di garanzia

“Safe container”, una certificazione

Per ridurre i costi della sinistrosità, 6 miliardi di dollari all’anno, l’attestato di sicurezza - Ogni 5 anni i controlli sui Teu dry e ogni 2,5 anni, per quelli cisterna per merci pericolose

Rigassificatori e logica

Prendiamola larga per un attimo: da Eraclito a Zenone, fino ad Aristotele, la logica è quella dottrina che chiarisce i meccanismi consequenziali. Se mi avete seguito nello sproloquio, converrete con me che il recente...

Leggi ancora

Quando il saggio saggia

Ci sono a volte, nel comportamento delle persone, scelte difficili da fare: ma una volta fatte, non è difficile spiegarle. È il caso, per la nostra realtà livornese, delle dimissioni del maritime consultant Angelo...

Leggi ancora

Avanti adagio, quasi indietro

Potremmo dire, parafrasando Guido Gozzano, che tra gli infiniti problemi che riguardano il nostro mondo attuale, tra guerre e genocidi, ci sono anche le “piccole cose di pessimo gusto”. Tra queste c’è l’incredibile vicenda...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Se Berta ‘un si marìta…

…“E se domani…” diceva un antico refrain musicale. Riprendo le valide considerazioni del nostro direttore sulla sorprendente impasse di alcune nomine presidenziali nelle Autorità di Sistema Portuale soffermandomi su Livorno: Gariglio è stato tra...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Per difendere la pace…

Guerra e pace, più guerra che pace: sembra l’amara, eterna storia dell’uomo. Così, per preservare la pace, sembra proprio che non ci siano che le armi: si vis pacem, para bellum, dicevano nell’antica Roma....

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora
Quaderni
Archivio