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Salvamare, urge varare la legge

Rosalba Giugni

ROMA –

“Il nostro futuro dipende dalla salute del mare e la salute del mare dipende da noi.”

Con questa considerazione, Marevivo insieme a Federazione del Mare, Assonave, Assoporti, Confindustria Nautica, Confitarma, Federpesca, Lega Navale Italiana, Lega Italiana vela, Stazione Zoologica Anton Dohrn, La Grande Onda e l’Alleanza Cooperative Italiane Pesca hanno scritto al presidente del Consiglio Mario Draghi, al sottosegretario di Stato alla presidenza del Consiglio dei ministri Roberto Garofoli e ai ministri Roberto Cingolani (MITE), Stefano Patuanelli (MIPAAF) e Patrizio Bianchi (MIUR), lanciando un appello per l’attuazione urgente dei decreti attuativi della Legge Salvamare. 

Dopo anni di impegno attivo in Europa e in Italia da parte di Marevivo e del mondo del mare per la difesa dell’ecosistema marino, finalmente il 10 giugno scorso è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale la Legge Salvamare “Disposizioni per il recupero dei rifiuti in mare e nelle acque interne e per la promozione dell’economia circolare”. 

Un grande risultato, che mette a disposizione del nostro Paese uno strumento efficace e concreto, richiesto anche dall’Unione europea, che consentirà ai pescatori di portare a terra la plastica recuperata con le reti invece di scaricarla in mare, prevede l’installazione di sistemi di raccolta alla foce dei fiumi per intercettare la plastica prima che arrivi in mare e si occupa di dissalatori, educazione, campagne di pulizia, Posidonia oceanica e tanto altro. 

“Ma questo non basta, perché la Legge Salvamare non è ancora operativa. A tal fine è necessario che il Governo emani i relativi decreti attuativi, fondamentali perché la Legge Salvamare è strettamente riconducibile all’economia circolare, pilastro della transizione ecologica, che va affrontata in maniera globale insieme alla transizione energetica e quella alimentare – afferma con forza Rosalba Giugni, presidente di Marevivo Onlus –. La sopravvivenza della specie umana è legata indissolubilmente al mare che, se in buona salute, produce più del 50% dell’ossigeno che respiriamo, assorbe un terzo dell’anidride carbonica, è regolatore del clima e il 98% del territorio del pianeta che ospita la vita è nell’immensità delle sue acque. I cambiamenti climatici sono sotto gli occhi di tutti e per questo chiediamo al Governo di agire immediatamente, nella speranza di poter mitigare gli effetti di questa scellerata condotta della nostra civiltà. Nella lettera alle istituzioni, le Associazioni del mare chiedono anche l’istituzione di un tavolo di concertazione interministeriale dato che sono molti i soggetti istituzionali coinvolti che devono redigere i decreti attuativi per rendere operativa la Legge Salvamare. Siamo certi che il presidente Draghi darà ascolto al nostro appello: i suoi nipoti e le future generazioni lo ricorderanno come il più grande nonno…prestato alla politica!”.

Pubblicato il
9 Luglio 2022
Ultima modifica
12 Luglio 2022 - ora: 12:32

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