Crisi dell’auto, ma presto il boom dell’elettrico

Costantino Baldissara

BRUXELLES – È al vertice dell’ECG (European Car-Transport Group of Interest)  nonché Commercal, Logistics & Operations director di Grimaldi Group: non gli manca certo il lavoro al 👤 dottor Costantino Baldissara. E proprio per le sue vaste esperienze sul mondo dell’automotive – dove Grimaldi Group è tra i principali player mondiali – l’abbiamo intervistato su come questo mondo sta cambiando.

🎙 Di recente l’ECG ha lanciato l’allarme sulla crisi dell’auto in Europa, che si riflette sull’intera catena logistica. Durerà?

🗣 “Difficile al momento fare previsioni, anche se abbiamo la sensazione che a questo punto non si possa che risalire. È l’intero mondo dell’automotive che sta subendo una importante rivoluzione, con la spinta dei governi verso una transizione ambientale, con vettori stradali meno inquinanti. Il prossimo futuro non può che essere elettrico o almeno ibrido. Ma il processo necessariamente va a gradi”.

🎙 I mercati reagiscono in modi abbastanza diversi: l’Italia sembra ancora non pienamente convinta dall’auto elettrica.

🗣 “Ci sono resistenze al cambiamento epocale, come sempre. In più l’auto elettrica costa ancora parecchio e specialmente la sua produzione è ostacolata dalla carenza di materie prime, in particolare di micro-chips. Ne deriva che i clienti magari vorrebbero acquistarla, ma non la trovano subito. Due ostacoli che però saranno presto superati.”

🎙 Da che cosa lo possiamo ipotizzare?

🗣 “Principalmente dal fatto che i più importanti costruttori ormai sono lanciati nel settore e stanno bruciando i tempi. La Cina in particolare, diventata una dei big dell’automotive, corre veloce, con incrementi produttivi dell’elettrica del 100%. E anche i produttori occidentali sono lanciati, compresi quelli di Stellantis. Dobbiamo aspettarci a breve un vero boom”.

🎙 Perché il mercato italiano è uno dei meno convinti?

🗣 “Non è un problema di convinzioni, è la componente di vari fattori: come ho già detto, sui prezzi l’elettrica non è ancora competitiva, poi l’offerta è ancora carente, infine c’è anche un fattore culturale, visto che il nostro parco auto è tra i più vecchi d’Europa. Su circa 30 milioni di mezzi circolanti, da 15 a 20 milioni sono di età avanzata, spesso molto inquinanti. Quando la produzione delle vetture elettriche o almeno ibride entrerà a regime, è previsto un vero boom anche solo per sostituzione del vecchio.

🎙 Ciò non toglie che quest’anno ancora il piatto pianga…

🗣 “Vero e ne soffre pesantemente tutta la catena logistica: non solo i trasportatori navali  ma le bisarche, i terminal, i lavoratori portuali. Occorre stringere i denti, avendo certezza che il boom arriverà. Oggi nel mondo siamo già a più di 10 milioni di auto elettriche, appena una partenza: ma la salute del nostro mondo esige il cambiamento al più presto”.

🎙 Però qualcuno parla ancora di spinta al ricambio per fattori economici piuttosto che ambientali. Si cita che l’auto inquina dieci volte meno del riscaldamento domestico e un solo aereo “sporca” più di una colonna di camion.

🗣 “È vero, i dati UE l’hanno confermato. Però ciascun settore deve fare la sua parte e noi che ci occupiamo dell’automotive non possiamo aspettare la rivoluzione degli altri”.

🎙 Un ultimo interrogativo: per il trasporto delle auto via mare, Grimaldi è al vertice in Europa e il suo porto storico è Livorno, dove è in atto una ridistribuzione di aree e banchine. Quando arriverà il boom delle nuove vetture – auto e camion – il porto sarà in grado di servirlo?

🗣 “Livorno è il nostro porto di punta per il settore ed è già preparato tra piazzali retrostanti, banchine, personale ed accessi agli accosti specializzati. Il porto riprenderà velocemente i vecchi record e il nostro gruppo è fermamente intenzionato a registrarne di nuovi”.

Antonio Fulvi

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