Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Pallet in plastica riciclata

Relicyc è una realtà attiva nel riciclo delle materie plastiche e dei pallet in legno con alle spalle una lunga storia nella loro gestione, dal recupero alla reintroduzione nel mercato. Si tratta di una realtà unica nel settore – sottolinea l’azienda – che trasforma l’attenzione per l’ambiente in un’opportunità di sviluppo per clienti e partner.

L’intera filiera viene gestita sotto controllo diretto e questo permette a Relicyc di prestare massima attenzione alla fase di raccolta e macinazione, in modo da rendere il processo produttivo più efficiente e ottenere articoli di alta qualità, dove i polimeri sono selezionati accuratamente e indirizzati all’utilizzo più opportuno.

L’azienda ha particolarmente concentrato l’attenzione sul pallet in plastica, che si sta imponendo sempre più come futuro della logistica, producendone vari modelli con il marchio Logypal. Questi prodotti garantiscono prestazioni eccellenti a costi vantaggiosi e presentano numerosi vantaggi rispetto al legno: sono più leggeri, maneggevoli e più sicuri, perché non comportano rischi di distacco di schegge, e sono realizzati con materiale proveniente al 100% dal riciclo.

I pallet in plastica – continua l’azienda – sono la soluzione ideale in tanti campi di utilizzo e si prestano particolarmente adatti per il settore ittico. Si tratta infatti di un contesto prevalentemente “bagnato” in molte fasi della lavorazione e quindi questo materiale è ideale in quanto non assorbe liquidi e umidità mantenendo una tara costante.  Inoltre, essendo facilmente lavabile, risulta particolarmente igienico. Il pallet in plastica garantisce anche un controvalore a fine ciclo vita, a differenza di quello in legno che tende a deteriorarsi col tempo e l’utilizzo, con conseguenti limitazioni ed eventuali costi di smaltimento. Ma i vantaggi per il settore ittico non finiscono qui. Questi prodotti, infatti, non hanno parti ferrose, come ad esempio i chiodi, che possono arrugginire facilmente durante lo stoccaggio per periodi prolungati nelle vicinanze delle zone marine.

Inoltre, nei magazzini di lavorazione spesso sono impiegate molte donne che vengono così agevolate nel lavoro con un pallet leggero (5 kg rispetto ai 15 kg di uno in legno) e, in generale, il pallet in plastica risulta molto più comodo e maneggevole per tutti. 

Infine, molti magazzini si trovano nelle vicinanze dei porti, dove lo spazio è generalmente molto limitato (e quindi prezioso); questi pallet risolvono il problema in quanto sono nestabili, con un rapporto di ingombro di 1 a 3 rispetto al legno.

Innovazione e performance quindi si uniscono – conclude la nota – diventando valide alleate del settore ittico e offrendo una risorsa ecosostenibile, riutilizzabile al 100%, capace di diventare fonte di valore.

Pubblicato il
4 Gennaio 2023

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio