Due giorni “gravitazionali” a Cascina

 Nella foto: Un grande telescopio spaziale.

PISA – Oltre cinquanta, tra aziende e rappresentanti del mondo industriale, hanno partecipato presso l’Osservatorio Gravitazionale Europeo di Cascina, all’ETIC Industry day, per approfondire le opportunità di collaborazione e le sfide scientifiche e tecnologiche dell’interferometro gravitazionale di nuova generazione Einstein Telescope (ET).

ETIC (Einstein Telescope Infrastructure Consortium), proposto e coordinato dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, è un consorzio che riunisce università ed enti di ricerca nazionali, per sostenere la candidatura italiana a ospitare ET.

Finanziato con 50 milioni di euro, nell’ambito della Missione 4 del PNRR coordinata dal Ministero dell’Università e della Ricerca, il consorzio ETIC si occuperà della preparazione e della realizzazione dello studio di fattibilità e della caratterizzazione del sito individuato per ET, la miniera dismessa in Sardegna di Sos Enattos, nel nuorese, e della creazione di una rete di laboratori di ricerca per lo sviluppo delle tecnologie che saranno adottate dal nuovo osservatorio gravitazionale.

L’ETIC Industry Day è stato organizzato, dalle sezioni INFN e dai dipartimenti universitari del consorzio ETIC, in collaborazione con l’Industrial Liaison Officer (ILO) del CERN e prevedeva un primo giorno in cui gli imprenditori presenti potranno visitare l’Osservatorio Gravitazionale Europeo e le infrastrutture sperimentali dell’interferometro Virgo, per poi approfondire le sfide scientifiche e tecnologiche di ET; il secondo giorno è stato dedicato invece agli incontri B2B tra imprese e ricercatori presso l’Hotel San Ranieri di Pisa.

“Il mondo delle imprese e dell’industria ha risposto con grande interesse al nostro invito a confrontarsi e discutere le sfide scientifiche e tecnologiche di ET, in vista di future collaborazioni – ha dichiarato il coordinatore internazionale della Collaborazione Scientifica ET e ricercatore INFN, Michele Punturo – Abbiamo raccolto oltre 50 adesioni, che coprono ambiti tecnologici fondamentali per la ricerca di punta legata alle onde gravitazionali, come le ottiche ad alta precisione, l’elettronica o la meccanica di precisione: dalle piccole e medie industrie, già attive in questo settore di ricerca, come Gestione SILO, Galli e Morelli o SAES fino a veri e propri colossi del mondo industriale italiano come Leonardo.”

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here

*