A scuola di legalità
LIVORNO – Da sempre la cultura della legalità e l’incontro con gli studenti è uno dei punti fermi dell’attività formativa esterna della Guardia di Finanza. Nel solco di questa tradizione, la compagnia di Piombino ha quindi effettuato diversi incontri con le locali scuole superiori, ossia gli Istituti S.I.S. “Carducci, Volta e Pacinotti”.
Le attività hanno interessato dieci classi per un totale di oltre 250 alunni, con il vivo apprezzamento tanto del corpo docente quanto dei genitori, nonché – ovviamente – degli stessi ragazzi, dimostratisi molto attenti e partecipativi, rivolgendo molte domande ai rappresentati del Corpo, nel frangente il capitano Stassi (comandante della locale Compagnia) ed il maresciallo aiutante D’Orsi.
Diversi gli argomenti trattati: da cenni storici sulle organizzazioni criminali e la loro struttura, all’introduzione della cd. “Legge Rognoni – La Torre” (Legge n. 646/1982) che ha previsto il reato di associazione mafiosa (art. 416 bis c.p.), fino ad arrivare al “codice antimafia” ed alle misure di prevenzione (patrimoniali e personali), per le quali la Guardia di Finanza riveste un fondamentale ruolo esecutivo quale polizia economico-finanziaria.
Su input dei docenti e degli stessi alunni, le Fiamme Gialle hanno altresì evidenziato le storie di coloro che hanno dato la vita per combattere la criminalità organizzata, i giudici Falcone e Borsellino in primis; ma anche persone “normali” che hanno scelto di stare dalla parte della Giustizia: distaccandosi dalle loro famiglie e pur giovani, come ad esempio Rita Atria; oppure esemplari figure di “madri coraggio”, come Lea Garofalo.
Analoghe attività formative della Guardia di Finanza proseguiranno in tutta la provincia come da indicazione del Comando Provinciale di Livorno, manifestando disponibilità per tutti gli istituti scolastici che vorranno richiederne la riproposizione nelle rispettive sedi.