Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti
ESERCITAZIONE

Il test per “allenarsi” contro gli attacchi dei pirati

Marina, Guardia Costiera e San Marco in difesa di un cargo Grimaldi

ROMA. Prima ha notato una imbarcazione sospetta, poi ha attivato il “Sistema di Allarme di Sicurezza della Nave” (Ssas) che è stato ricevuto dal centro operativo nazionale della Guardia Costiera (nella sua funzione di autorità nazionale competente per la sicurezza marittima), è stata immediatamente allertata la compagnia di navigazione e successivamente il comando in capo della squadra navale della Marina Militare. È scattato l’intervento tattico dell’unità militare, che mediante elicottero ha portato un team di sicurezza e un team ispettivo della Brigata Marina San Marco a bordo del mercantile italiano. Fortuna che non è la realtà, e però non è nemmeno un film improbabile…

L’esercitazione anti-pirateri nel Golfo di Guinea

Stiamo parlando di una esercitazione anti-pirateria che domenica 18 maggio è stata compiuta nelle acque del Golfo di Guinea: l’hanno intitolata “Antipiracy Exercise 2025/01”, l’ha organizzata e coordinata la Marina Militare in collaborazione con la Guardia Costiera. Ha visto coinvolta la compagnia di navigazione Grimaldi Deep Sea spa insieme a Confitarma, organizzazione confindustriale degli armatori.

Hanno partecipato all’esercitazione la nave comandante Bettica, un pattugliatore d’altura utilizzato per le operazioni a medio raggio (e attualmente impegnato nell’operazione Gabinia). La nave mercantile che si era ipotizzato esser sotto minaccia è la “Grande Angola” della flotta Grimaldi, è una nave ro-ro ma con la possibilità di caricare anche container (circa 1.300 teu): è lunga 210 metri e batte bandiera italiana, l’abbiamo vista anche in porto a Livorno, l’ultima volta il 25 aprile scorso.

Scopo: testare le procedure operative in caso di attacco pirata simulato, così da «migliorare la cooperazione tra autorità marittime civili e militari», spiegano da Confitarma, oltre a «verificare l’efficacia dei piani di sicurezza delle navi mercantili».

Tra i principali obiettivi dell’esercitazione, secondo quanto riferisce l’organizzazione confindustriale:

  • rafforzare «la capacità di risposta delle navi italiane in caso di minaccia alla sicurezza marittima»;
  • testare «i flussi comunicativi tra enti governativi e operatori privati»;
  • addestrare il personale all’«uso dei piani di sicurezza e delle procedure internazionali contro la pirateria».
  • rafforzare «la cooperazione e coordinamento tra le istituzioni militari e le compagnie di navigazione».

La “Grande Angola” della flotta Grimaldi è una nave ro-ro che può caricare anche container: è stata coinvolta nell’esercitazione contro gli attacchi dei pirati

L’iniziativa rientra negli sforzi congiunti a livello internazionale per «garantire la libertà di navigazione e la sicurezza del traffico marittimo in una delle aree a più alto rischio del mondo».

Confitarma tiene a sottolineare che «l’esercitazione ha confermato ancora una volta l’altissimo spessore professionale degli uomini della Marina Militare e della Guardia Costiera nell’affrontare situazioni di crisi in ambito security/pirateria marittimi», come pure «la preparazione del comandante ed equipaggio del mercantile, grazie ai notevoli investimenti dell’armamento italiano in termini di addestramento».

Pubblicato il
24 Maggio 2025

Potrebbe interessarti

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora

Riforma e porti in vendita

Come volevasi dimostrare: le indicazioni (attenti: sono nomi proposti, non ancora promossi ufficialmente) per i nuovi presidentI di Autorità di Sistema Portuale (AdSP), peraltro significative sul metodo, hanno sturato il vaso di Pandora. Tutti...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio