Visita il sito web
Tempo per la lettura: 3 minuti

Meno naufragi ma più incidenti nel mondo delle navi

MILANO – Il trasporto marittimo provvede a circa il 9️⃣0️⃣% del commercio mondiale e per questo la sicurezza in questo ambito è cruciale.

Nell’ultimo decennio si sono registrati miglioramenti significativi, che hanno portato il settore a registrare il minor numero di perdite di grandi navi nell’ultimo anno. Tuttavia, secondo la Safety & Shipping Review 2023 di Allianz Global Corporate & Specialty SE, una combinazione di fattori che riguardano il rischio di incendio, le continue e nuove minacce causate dagli effetti a catena del conflitto in Ucraina, le sfide della decarbonizzazione, l’incertezza economica e l’aumento del costo degli indennizzi indicano che il settore dovrà ancora affrontare molti ostacoli nei prossimi 12 mesi e oltre.

🗣️ “Le perdite nel settore marittimo sono scese al numero più basso mai registrato nei 12 anni di storia del nostro studio annuale, riflettendo l’impatto positivo che hanno avuto nel tempo i programmi relativi alla sicurezza, la formazione, i cambiamenti nella progettazione delle navi e le normative”, afferma il capitano 👤 Rahul Khanna, global head of Marine Risk Consulting di AGCS.

[hidepost]

🗣️ “Sebbene questi risultati siano incoraggianti, ci sono nubi all’orizzonte.

🗣️ A più di un anno dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, l’aumento delle “flotte ombra” di petroliere è la più recente conseguenza che minaccia gli armatori, il loro equipaggio e gli assicuratori.

🗣️ La sicurezza antincendio e il problema delle false dichiarazioni di carichi pericolosi devono essere risolti se si vuole che il settore tragga vantaggio dall’efficienza di navi sempre più grandi. L’inflazione fa lievitare il costo delle richieste di indennizzo per danni allo scafo, macchinari e carico. Nel frattempo, malgrado gli sforzi di decarbonizzazione dell’industria stiano progredendo, questa rimane di gran lunga la sfida più grande per il settore. Le pressioni economiche potrebbero mettere a rischio gli investimenti essenziali per le strategie delle aziende e per le iniziative in ambito di sicurezza”. 

Ogni anno AGCS analizza le perdite e i sinistri (incidenti) di navigazione che coinvolgono navi di oltre 1️⃣0️⃣0️⃣ tonnellate lorde. Nel 2022 sono state riportate 3️⃣8️⃣ perdite totali a livello globale, rispetto alle 5️⃣9️⃣ dell’anno precedente. Ciò rappresenta un calo del 6️⃣5️⃣% in 10 anni (1️⃣0️⃣9️⃣ nel 2013). Trent’anni fa, la flotta mondiale perdeva oltre 2️⃣0️⃣0️⃣ navi all’anno.  

La regione marittima di Cina meridionale, Indocina, Indonesia e Filippine è la zona dove si contano più perdite, sia nell’ultimo anno che nel decennio (2️⃣0️⃣4️⃣ perdite totali). Nel 2022 qui si è registrata una perdita su cinque (1️⃣0️⃣) a causa di fattori quali alta concentrazione di commercio, porti congestionati, vetustà delle flotte e condizioni meteo avverse. Il Golfo Arabico, le Isole Britanniche e le acque del Mediterraneo occidentale si posizionano al secondo posto per numero di perdite (3️⃣). Circa un quarto delle navi perse nel 2022 erano da carico (1️⃣0️⃣). Il naufragio (affondamento/sommersione) è stata la principale causa di perdita totale per tutti i tipi di imbarcazione (2️⃣0️⃣), con oltre il 5️⃣0️⃣%. L’incendio/esplosione è stata la seconda causa di danno (8️⃣). La collisione è al terzo posto (4️⃣).

Mentre le perdite totali sono diminuite nell’ultimo anno, il numero di sinistri o incidenti marittimi segnalati è rimasto costante (3️⃣0️⃣3️⃣2️⃣ nel 2022 rispetto ai 3️⃣0️⃣0️⃣0️⃣ del 2021). Le Isole britanniche ne hanno visto il numero maggiore (6️⃣7️⃣9️⃣). I danni o i guasti ai macchinari hanno rappresentato quasi la metà di tutti gli incidenti 🚢💥🚢 a livello globale (1️⃣4️⃣7️⃣8️⃣). Nel 2022 sono stati segnalati più di 2️⃣0️⃣0️⃣ incendi 🔥 (2️⃣0️⃣9️⃣), il numero più alto da un decennio a questa parte, il che rende questo fenomeno la 3° causa a livello globale, con un aumento del 1️⃣7️⃣% rispetto all’anno precedente. 

[/hidepost]

Pubblicato il
7 Giugno 2023

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio