CENTOUNONAVI presenta ETEREA

VIAREGGIO – 🛥️ CENTOUNONAVI®, il brand di superyacht “Made in Italy” è un connubio di tante competenze: alle capacità imprenditoriali di 👤 Manuela Lucchesi (fondatrice designer) si uniscono le conoscenze tecniche dell’ingegnere navale 👤 Marco Arnaboldi.

Ecco quindi l’idea alla base dei progetti del cantiere viareggino: prestazioni senza compromessi garantite da una raffinata costruzione “custom made” in composito abbinata alla propulsione a idrogetto; il tutto filtrato attraverso il concetto di “bellezza della natura” che si ispira alla grazia e all’efficienza degli animali marini.

🗣️ “Nel progettare ETEREA ci siamo posti due obiettivi precisi: avere una linea molto pulita e garantire agli ospiti una vita a bordo a stretto contatto col mare”, racconta Manuela Lucchesi. “Abbiamo quindi pensato a un grande spazio poppiero quasi a livello dell’acqua con le murate abbattibili”.

Prosegue Marco Arnaboldi: 🗣️ “Qui possono trovare posto numerosi toys, un tender fino a 9 m di lunghezza ma, come da precisa richiesta di un armatore americano, c’è lo spazio anche per allestire un campo da pickleball! Una cura particolare è stata poi dedicata a rendere fly e antenne armonizzate con il profilo della barca ”. 

Continua Manuela Lucchesi: 🗣️ “La volontà di avere un rapporto continuo con il mare è anche evidenziata dalla cabina armatoriale, che si apre direttamente sullo spazio poppiero. L’armatore potrà scegliere il layout di bordo in base alle proprie esigenze, con soluzioni fino a cinque cabine ospiti e quattro per l’equipaggio, ma rispettando alcuni capisaldi: in particolare la posizione della cabina armatoriale e i ponti disposti su diversi livelli, con la zona notte un po’ ribassata rispetto alla spiaggia poppiera, il living su un piano intermedio e poi il fly totalmente inserito nel profilo laterale di ETEREA. Tutte soluzioni che puntano alla massimizzazione della privacy. Una cura particolare è stata dedicata anche allo studio degli arredi, originali ed esclusivi, grazie anche alla collaborazione con lo studio milanese Grandi Architetture & Partners dell’architetto Massimo Marzorati.

La costruzione in sandwich prevede l’impiego di fibre unidirezionali ibride di carbonio e fibra di vetro con resina vinilestere e anima in pvc ad alta densità. Una soluzione che garantisce una serie di vantaggi: nessuna vibrazione, grazie agli idrogetti, minor peso e al contempo uno scafo più robusto, che non ha necessità di nessuna paratia strutturale.

La motorizzazione è affidata a quattro MTU 16V2000 M96L da 2.600 hp l’uno, che, abbinati agli idrogetti MJP 550 DRB, sono in grado di far volare ETEREA a 58 nodi con una velocità di crociera di 48 nodi e un’autonomia di oltre 500 nm, esaltando così il basso rapporto resistenza/velocità. È stata poi prevista anche una versione trimotore più “tranquilla” da 48 nodi di punta massima. L’elevata efficienza della propulsione idrogetto, oltre a consumi più contenuti e a un minor rumore trasmesso dall’acqua, è anche indice di attenzione alla sicurezza dell’ambiente marino, perché non c’è nessuna parte rotante pericolosa sotto lo scafo.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here

*