Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Interporto di Trieste cresce

TRIESTE – Valori in decisa crescita rispetto all’anno precedente e che rappresentano il miglior risultato di sempre della società nonostante gli effetti negativi della guerra in Ucraina e il protrarsi, soprattutto nella prima parte dell’anno, dell’impatto del Covid-19 sulla catena logistica mondiale.

Possono ritenersi soddisfatti gli azionisti dell’Interporto di Trieste SpA con l’approvazione del bilancio d’esercizio 2022 che si è chiuso con un utile di 369 K€, un valore della produzione di 9,2 M€, 360.795 tonnellate di merce (+6,7% rispetto al 2021); 6.358 containers, 8.270 unità intermodali, per complessivi 28.572 TEU e 366 treni intermodali e general cargo allestiti (349 nel 2021).

Lieve flessione del traffico dei mezzi pesanti (oltre 115.000 passaggi) con un -18,9% rispetto all’esercizio precedente, causato dall’azzeramento dei mezzi provenienti dall’Ucraina e quello totale dalla Russia e dalla Bielorussia.

L’incremento delle attività della logistica, espresso in tonnellate movimentate, è frutto del forte incremento delle movimentazioni effettuate nella nuova sede di FREEeste: per la prima volta dall’acquisizione dell’area nel 2017 le tonnellate movimentate nella sede di Bagnoli (54% delle 360.795 tonnellate complessive) hanno superato i volumi di attività gestiti nel terminal di Fernetti.

Da segnalare, il rafforzamento della collaborazione commerciale con l’Interporto di Cervignano SpA che aumentando il volume dei traffici su ferro del terminal della controllata. La società inoltre mira a rafforzare il proprio ruolo nell’implementazione della Piattaforma Logistica Regionale, oltre a sviluppare un Network Interportuale.

Gli investimenti realizzati nel 2022 sono stati per oltre 16 milioni di Euro volti al miglioramento ed ammodernamento delle strutture esistenti e all’efficientamento e alla sostenibilità dei flussi logistici; inoltre, gli azionisti hanno deliberato un aumento di capitale di 6 milioni di Euro finalizzato all’ulteriore sviluppo dell’intermodalità, al miglioramento delle infrastrutture logistiche e dei servizi offerti alle imprese del territorio.

Pubblicato il
5 Luglio 2023

Potrebbe interessarti

Avanti adagio, quasi indietro

Potremmo dire, parafrasando Guido Gozzano, che tra gli infiniti problemi che riguardano il nostro mondo attuale, tra guerre e genocidi, ci sono anche le “piccole cose di pessimo gusto”. Tra queste c’è l’incredibile vicenda...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Se Berta ‘un si marìta…

…“E se domani…” diceva un antico refrain musicale. Riprendo le valide considerazioni del nostro direttore sulla sorprendente impasse di alcune nomine presidenziali nelle Autorità di Sistema Portuale soffermandomi su Livorno: Gariglio è stato tra...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Per difendere la pace…

Guerra e pace, più guerra che pace: sembra l’amara, eterna storia dell’uomo. Così, per preservare la pace, sembra proprio che non ci siano che le armi: si vis pacem, para bellum, dicevano nell’antica Roma....

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Sempre più droni sul mare

Se ne parla poco, specie dei più specializzati: come quelli subacquei della Wass di Livorno per Fincantieri, o quelli sempre italiani, costruiti però in Romania dall’ingegner Cappelletti della livornese ex Galeazzi. Però adesso Fincantieri,...

Leggi ancora

Porti teu in overcapacity?

Riforma della riforma portuale: l’articolato Rixi che abbiamo anticipato – che naturalmente deve passare anche dalle Camere – punta dunque a coordinare lo sviluppo degli scali, oggi lasciato eccessivamente alla potenza dei singoli “protettorati”...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora
Quaderni
Archivio