Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Quella banchina da vergogna

Nelle due foto: L’area disastrata.

Non è la prima volta che ce ne occupiamo, ma questa è una protesta diretta nei R.R., che si dice membro dell’equipaggio della nave da crociera “Nova” ormeggiata alla banchina 75 domenica scorsa. Ecco la sua mail.

Mi dispiace fare questa critica a Livorno, dove ho vissuto per parecchi anni: ma le condizioni del piazzale dell’avamporto, su cui si affaccia la banchina dove siamo ormeggiati con una delle navi più belle e grandi della compagnia, non sono degne di un porto italiano. Dai ponti della nave chi si affaccia vede solo un grande piazzale recintato, coperto di erbacce e con il rudere di un casotto. Con vento di terra, mi dicono arrivi sulla nave polvere e foglie secche. I nostri passeggeri sono abituati ad essere accolti in veri giardini, qualche volta con bande musicali e cerimonie di benvenuto. Ma perché a Livorno invece…

[hidepost]

*

Il signor R.R. sfonda una porta già tante volte aperta su queste pagine. Il problema è complesso, con responsabilità distribuite tra AdSP, Comune di Livorno, società Porto 2000 e forse altri, compreso il progettato e mai realizzato “marina” della Benetti. L’area in abbandono sembra non abbia un vero “padrone”, e nessuna delle entità citate sembra voglia assumersi l’onere di una messa in ordine, pulendo e rendendola accogliente, in attesa di un piano generale per il Mediceo che non parte mai. Ce ne vergognamo (anche perché vicino c’è la stradina che dovrebbe portare ad aprire un’alternativa al monte girevole attraverso le aree Benetti, e ai margini della quale ci sono addirittura altre sporcizie e una specie di rifugio per senzatetto) ma più che segnalare non possiamo.

[/hidepost]

Pubblicato il
6 Settembre 2023

Potrebbe interessarti

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio