Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Le proposte per disinnescare l’ETS

BRUXELLES – Non c’è pace per i porti, specialmente quelli nazionali: alle prese, tra i cento problemi creati dalla crisi internazionale, anche dagli interventi  della commissione UE che dovrebbe facilitare il trading e invece minaccia ricadute pesantissime come l’ETS specie sui porti del Mediterraneo.

Su queste colonne ne abbiamo parlato spesso, specie sui danni paventati per il grande porto di transhipment di Gioia Tauro. Oggi si legge sul notiziario “inforMare”, sempre molto attento, un’analisi sui contributi inviati nell’ambito della consultazione con gli stakeholder su questo tema lanciata dalla Commissione Europea e conclusasi il 18 settembre. Anche i porti di transhipment settentrionali dell’UE rischiano di perdere competitività rispetto agli hub di transhipment di nazioni vicine, probabilmente però in misura minore rispetto ai porti sudeuropei.

Quanto basta per renderli anch’essi attenti al problema.

Le proposte di emendamento alla direttiva volte a scongiurare questo rischio sono quasi tutte incentrate su due alternative: la prima – scrive ancora “inforMare” prevalente rispetto all’altra, prevede l’esclusione dalla definizione di “porti di scalo”, ovvero di quei porti dove le navi scaricano o caricano le merci, delle toccate di navi portacontainer in un porto di transhipment sia che questo sia situato in una nazione limitrofa all’UE o in una nazione UE.

La seconda proposta, anziché estendere ai porti europei di trasbordo le disposizioni previste per i porti di trasbordo extra-UE, prevede di estendere la lista di porti extraeuropei a cui applicare tali disposizioni, non limitandola ai porti di transhipment di Tanger Med e di Port Said.

Pubblicato il
4 Ottobre 2023

Potrebbe interessarti

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora

Riforma e porti in vendita

Come volevasi dimostrare: le indicazioni (attenti: sono nomi proposti, non ancora promossi ufficialmente) per i nuovi presidentI di Autorità di Sistema Portuale (AdSP), peraltro significative sul metodo, hanno sturato il vaso di Pandora. Tutti...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio