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Carta stampata, fine di un’era?

Ci tocca sul vivo la nota di un gruppo di studenti del Liceo Scientifico di Livorno, con la firma di Paola Rossi per altre quattro giovani:

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Babbo mi porta ogni tanto il vostro giornale che mi piace far vedere anche ad alcune compagnie perché vorrei studiare tra poco anche logistica, forse al centro livornese del Sant’Anna di Pisa.

Però mi chiedo se le edizioni cartacee nel campo della logistica marittima – babbo mi porta anche quelle di Genova e di Napoli – hanno ancora senso ai tempi di Internet.

Lui sostiene che aiutano a leggere e anche ad approfondire: ma sui telefonini ormai non si trova tutto? E la carta non andrebbe risparmiata?

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Cara Paola, alla seconda parte della domanda è facile rispondere: sta tranquilla, la carta che usiamo per il nostro giornale è riciclata, dunque niente sprechi.

Il cuore della domanda invece richiederebbe lunghe considerazioni, che ciclicamente investono gli istituti mondiali di ricerca. Potremmo cavarcela con dichiararci d’accordo con tuo padre ma sarebbe troppo semplice.

Possiamo citare una paginata apparsa su Il Sole24Ore la settimana scorsa – giornale tenacemente cartaceo, anche se ha come tutti noi la sua versione online – secondo la quale tutti i principali network sul web stanno ritirandosi dal settore News (ci sono migliaia di licenziamenti) da Google a decine di network, che è stato nettamente sopravvalutato negli anni del boom dei telefonini. Adesso il settore raccoglie meno pubblicità, i banner vengono quasi sempre ignorati e gli approfondimenti sarebbero quasi del tutto baypassati.

Ci fermiamo qui perché noi non siamo analisti, solo giornalisti, da qualcuno definiti “vil razza dannata di pennivendoli”.

Ci facciamo però forti della nostra debolezza – tirare avanti di questi tempi non è facile sul piano economico – e della stima dei nostri pochi lettori.

Un tempo si diceva che i giornali sono di due categorie: quelli che servono più che altro per avvolgerci le scarpe da riporre e quelli da leggere e rileggere con calma.

Le notizie sul telefonino non servono né per l’una né per l’altra cosa, ma sono immediate, qualche volta precise, qualche altra addirittura attendibili. Ben vengano, ma insieme alla nostra vecchia, amata, frusciante carta stampata.

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Pubblicato il
4 Novembre 2023
Ultima modifica
7 Novembre 2023 - ora: 10:21

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