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Cancellato il “CII” dall’UE

Alberto Rossi

BRUXELLES – Il sistema-Paese, quello italiano, si è piazzato in prima fila a Bruxelles nella difesa dei traffici marittimi e portuali nazionali ed europei: il preoccupante “Carbon Intensity Indicator” è stato rimosso dalla nuova direttiva sul Port State Control grazie all’intervento della delegazione italiana, e anche il parlamento europeo ha lanciato un grido di allarme sui rischi distorsivi dell’ETS per gli scali continentali di transhipment. La Commissione europea ne prenda atto – è stato ribadito-trasformando le parole in fatti concreti”.

Così il segretario generale di Assarmatori 👤 Alberto Rossi al termine di una nuova missione a Bruxelles dell’ associazione armatoriale, iniziata all’indomani del Consiglio UE dei Ministri Trasporti di lunedì scorso e conclusasi con una Risoluzione sui porti europei approvata dalla Commissione Trasporti (TRAN) del Parlamento europeo del giovedì successivo.

🗣️ “Abbiamo avuto il piacere di partecipare ad una settimana intensa e decisiva di lavori e incontri istituzionali – spiega Rossi – Innanzitutto, il Consiglio UE Trasporti ha adottato importanti modifiche alle proposte di direttive del pacchetto europeo Maritime Safety. Tra queste l’esclusione, su richiesta italiana, del distorsivo indice CII (Carbon Intensity Indicator) dell’IMO dai nuovi criteri proposti dalla Commissione europea per le future ispezioni Port State Control. Anche la Commissione TRAN, su iniziativa del relatore ombra onorevole Marco Campomenosi, ha approvato importanti emendamenti alla proposta di inclusione dell’attuale CII nella direttiva Port State Control”.

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Giovedì scorso, la commissione TRAN ha poi adottato una “Risoluzione per una Strategia europea per i Porti” che, a seguito degli emendamenti degli europarlamentari italiani, ribadisce l’allarme sul rischio di delocalizzazione dei traffici di transhipment come conseguenza dell’applicazione dell’ETS europeo e le implicazioni per la sicurezza degli approvvigionamenti.

In occasione del voto sulla Risoluzione, Assarmatori ha promosso un incontro con gli europarlamentari italiani per discutere soluzioni concrete alle sfide più pressanti per il comparto marittimo-portuale italiano. Anzitutto, l’urgenza di garantire la competitività degli scali di transhipment nell’ambito dell’ETS, ma anche i traffici di corto raggio, promuovendo un Marebonus europeo per il trasferimento modale delle merci e al contempo un utilizzo virtuoso dei proventi ETS. Secondo l’Associazione, l’Europa dovrebbe infatti provvedere al sostegno complessivo dei servizi delle Autostrade del Mare, aumentandone la dotazione ad oggi insufficiente messa a disposizione da alcuni Stati membri, in primis l’Italia che ha storicamente creduto nel progetto.

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Pubblicato il
16 Dicembre 2023
Ultima modifica
18 Dicembre 2023 - ora: 17:30

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