Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Microtunnel ora i lavori sulle sponde

LIVORNO – E alla fine, una volta che l’Eni ha deciso cosa fare da grande della raffineria di Stagno – vedi la notizia in queste stesse pagine (n.d.r) – si parte con i famosi lavori nel “microtunnel”. A partire dal mese di aprile – riferisce l’AdSP – cominceranno i lavori di rimozione delle tubature Eni che corrono lungo le due sponde del canale di accesso, limitando l’accessibilità dello scalo portuale.

Il programma dei lavori è stato illustrato due giorni fa ai terminalisti da AdSP, Raffineria Eni Livorno, Capitaneria di Porto e Corpo Piloti.

“L’opera – scrive l’AdSP – è propedeutica al definitivo allargamento della strettoia adiacente la Torre del Marzocco e ha come obiettivo quello di migliorare l’accessibilità del porto, consentendo così di far accedere in tutta sicurezza portacontainer di dimensione maggiore rispetto a quelle che attualmente approdano in Darsena Toscana, sponda Ovest e sponda Est.”

I lavori dureranno circa sette mesi e si svolgeranno in orario notturno, dalle 23 alle 7 di mattina, per limitare al minimo possibile i disagi al traffico portuale. A rendere possibile l’apertura dei cantieri è stata la conclusione dei lavori di inserimento dei nuovi tubi all’interno del microtunnel, completati dalla raffineria Eni l’anno scorso.

A seguito della rimozione delle tubazioni originarie, l’AdSP potrà dare piena esecuzione all’appalto integrato per l’allargamento del canale di ingresso fino a 125 metri. Tale gara, interamente a carico di AdSP, del valore di 20 milioni di euro, è stata pubblicata a luglio e assegnata a dicembre.

L’intervento consiste – ricordiamolo ancora una volta – nel banchinamento di una delle sponde della via di navigabile al porto commerciale, via oggi larga nel tratto più stretto non più di 60 metri, e 90 metri nel tratto più largo. Il nuovo banchinamento consentirà peraltro la realizzazione dei successivi interventi di dragaggio, che garantiranno l’approfondimento a 13 metri sotto le sponde e a 16 metri in corrispondenza del centro della cunetta navigabile.

[hidepost]

I lavori si concluderanno entro la fine del 2025, data a partire dalla quale il porto avrà quindi un canale di accesso in grado di permettere il transito delle navi full container anche di lunghezza superiore ai 330 metri.

Soddisfazione è stata espressa dal presidente Luciano Guerrieri: “Dopo aver realizzato il microtunnel, uno dei progetti ingegneristici più complessi degli ultimi tempi, e dopo essere riusciti, grazie a Eni, ad inserire le nuove tubature, possiamo oggi dare avvio alla seconda parte dei lavori. Si tratta di un’importante opera di ammodernamento di cui si sosteneva l’emergenza da tempo” ha detto.

“Ringrazio tutto lo staff dell’AdSP – ha aggiunto il segretario generale dell’Authority Matteo Paoli – i terminalisti, la Capitaneria di Porto,  il Corpo dei Piloti e l’Eni per la proficua collaborazione. Con questa opera saremo in grado di far fare al nostro scalo portuale un evidente salto di qualità, migliorandone in modo sensibile la capacità ricettiva”.

[/hidepost]

Pubblicato il
3 Febbraio 2024
Ultima modifica
9 Febbraio 2024 - ora: 16:16

Potrebbe interessarti

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio