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Appello all’UE sul Brennero

ROMA – I colloqui tra i due governi, italiano austriaco, non hanno cavato un ragno al buco. Così l’intero panorama delle associazioni di rappresentanza del settore dell’autotrasporto e della logistica  insieme a Uniontrasporti, società in house del sistema italiano delle Camere di Commercio, hanno scritto al vice presidente esecutivo della Commissione europea Margrethe Vestager, al commissario dei Trasporti Adina Vălean e al commissario per il Mercato Interno Thierry Breton dichiarando il pieno appoggio alla richiesta del Governo italiano – sollecitato con grande determinazione dal vice presidente del consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Salvini – di avviare la procedura di infrazione nei confronti dell’Austria a seguito delle limitazioni al transito dei veicoli pesanti imposti unilateralmente lungo l’asse del Brennero.

Le associazioni – si legge nella nota diramata sabato scorso – da anni invocavano un intervento risolutivo della Commissione europea per la disapplicazione dei divieti tirolesi, che minano la libera circolazione delle merci, ledono l’equa concorrenza nell’Unione e che hanno finora prodotto danni diretti e indiretti all’economia italiana per oltre 2 miliardi di euro.

Le associazioni, ricordando la strategicità del corridoio del Brennero per l’interscambio delle merci tra gli Stati membri, hanno evidenziato in modo puntuale le criticità e i disagi operativi derivanti dai singoli divieti imposti dal Tirolo, nonché le contraddizioni della politica austriaca rispetto alle motivazioni di tutela ambientale che ne sono alla base e che sembrano non sussistere per il traffico con origine e/o destinazione in Tirolo, rivolgendo anche lo sguardo agli impatti sociali negativi che essi generano in termini di sicurezza della circolazione e salute degli autisti.

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“L’auspicio è che ora – conclude la nota – la Commissione europea adotti un parere motivato nel più breve tempo possibile, intimando all’Austria di rimuovere i divieti tirolesi al fine di ripristinare la libera circolazione delle merci e con essa una equa concorrenza nel Mercato Unico”. 

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Pubblicato il
13 Marzo 2024

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