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Le parole i fatti i tempi

Luciano Guerrieri

LIVORNO – Sappiamo tutti che i fatti si possono leggere in modi diversi.

Figuriamoci poi le parole: scritte o anche solo pronunciate.

Nei porti italiani, in attesa che l’auspicata riforma delle precedenti riforme fornisca finalmente tutti i correttivi sperati – tra i quali la nascita di un vero “sistema dei sistemi” – (vedi il tentativo qui sotto annunciato di Sommariva per cominciare con la Liguria) – sia i terminalisti che gli armatori cercano di assumere assetti che consentano di resistere alla concorrenza: sia quella internazionale, sia a quella interna agli stessi sistemi nazionali.

In questo quadro, il gruppo Grimaldi ha correttamente messo il cappello sul TDT.

Preoccupa più, in questa operazione, le tante riserve poste da parte del cluster livornese: scarsa visione sul futuro, timore per i “pollai”, Nimby su imprese che non sono puramente locali?

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Bene ha detto Luciano Guerrieri nel tranquillizzare e promettere vigilanza. Ma all’AdSP non si può non imputare parte del clima di incertezze per i ritardi su decisioni determinanti per gli assetti: vicenda Porto 2000 (il nodo, gordiano o no, andava tagliato da tempo) che si trascina l’invereconda situazione delle crociere nel polverone dei rinfusi; tombamento dei Navicelli in Darsena Toscana, viabilità relativa verso i terminal contenitori; tolleranze eccessive sui ritardi ENI per il microtunnel: poca incisività con RFI per i collegamenti tra porto e interporto…

Guerrieri e i suoi lavorano, certo: sono i risultati tangibili che non si vedono sempre.

A.F.

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Pubblicato il
27 Aprile 2024
Ultima modifica
29 Aprile 2024 - ora: 09:16

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