Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

A Venezia il top dei superyachts

Nella foto: Un’immagine della manifestazione veneziana.

VENEZIA – La città fondata sul mare è tornata a essere tra le capitali mondiali dei superyacht abbinando il suo stile e la sua immagine internazionale alle imbarcazioni simbolo, ma anche al top lifestyle. Si sono infatti concentrati in Laguna nello scorso week-end, due eventi incrociati che hanno acceso i riflettori non solo sugli yacht più iconici, per stile, design, prestazioni, sinergia con l’ambiente, del mondo, ma anche su chi queste imbarcazioni è in grado di possedere e gestire. E a Venezia sono affluiti per questa manifestazione almeno 500 ospiti top class fra cui molti armatori proprietari dei più prestigiosi gioielli del lusso sul mare.

L’occasione è stata fornita dal Boat International World Superyacht Awards, il premio del mercato mondiale dei superyacht, giunto alla sua 19^ edizione e del quale sono stati svelati i vincitori; premio organizzato dalla rivista Boat International in collaborazione con The Glenrothes (una dei più prestigiosi distillatori di whisky al malto) e Acquera Club, l’ultima nata della scuderia di nuove iniziative del gruppo veneziano Acquera, protagonista in questi ultimi anni di una espansione da record nell’assistenza e nella fornitura di servizi ad alta qualità agli yacht che operano in Mediterraneo e nel Golfo Arabico. L’Acquera Club è un servizio di gestione dei viaggi e dello stile di vita dedicato ai proprietari di yacht e ai noleggiatori, che “gemella” il mondo del lifestyle con quello della nautica di lusso. 

Pubblicato il
11 Maggio 2024
Ultima modifica
14 Maggio 2024 - ora: 16:00

Potrebbe interessarti

Proposta dal Bureau Veritas Italia come strumento di garanzia

“Safe container”, una certificazione

Per ridurre i costi della sinistrosità, 6 miliardi di dollari all’anno, l’attestato di sicurezza - Ogni 5 anni i controlli sui Teu dry e ogni 2,5 anni, per quelli cisterna per merci pericolose

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio