Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Gli Stati Generali contro eolico e pannelli

Nella foto: Immensi capi di pannelli solari in Barbagia (Sardegna).

ROMA – Dopo aver raccolto in breve tempo tante adesioni da parte di rappresentanti di comunità, amministratori e comitati locali la settimana scorsa mercoledì 22 maggio, hanno avuto luogo a Roma gli “Stati Generali contro l’eolico e il fotovoltaico a terra”. Non tanto contro gli impianti a sé – è stato sottolineato – quando per chiarire come e dove gli impianti debbono essere istallati per non nuocere alle comunità e all’ambiente.

Indetti dalla Coalizione Articolo 9, hanno visto intervenire rappresentanti dei territori “maggiormente colpiti dall’impatto delle rinnovabili”: il foggiano, che vede ancora tantissime nuove richieste, il Salento, la Sicilia con la provincia di Trapani in prima linea; la Sardegna, la Basilicata, la Campania con l’Irpinia e il beneventano; la Calabria con la provincia di Catanzaro e l’eolico off-shore; il Molise, la Tuscia, la Maremma e, infine, l’Appennino tosco emiliano con il Montefeltro.

“Le associazioni e i comitati che aderiscono agli Stati Generali – riferisce l’organizzazione – ritengono che la realizzazione sul territorio degli impianti di energia rinnovabile in assenza di qualsiasi pianificazione e le modalità attuali della transizione energetica stiano causando gravi danni alle comunità aggredite, alle loro economie, ai territori, al paesaggio e alla biodiversità. Pertanto, chiedono:

1) che i pannelli fotovoltaici debbano essere installati solo sulle superfici edificate, sulle aree degradate o nelle aree di bonifica, al di fuori dei centri storici;

2) che debba essere cancellata ogni forma di incentivo e bandita ogni forma di speculazione a spese delle comunità locali;

3) che gli impianti energetici da fonti rinnovabili possano essere insediati solo ed esclusivamente nelle Aree Idonee definite dalle Regioni, in base a linee guida, senza produrre ulteriore consumo di suolo; 

4) che nelle more dell’individuazione delle aree idonee si sospendano nuovi insediamenti;

5) che vengano abrogate le norme che consentono gli espropri di terreni agricoli per la realizzazione di progetti di rinnovabili.

Pubblicato il
29 Maggio 2024
Ultima modifica
31 Maggio 2024 - ora: 10:28

Potrebbe interessarti

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio