Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

L’IA come… capitano a bordo

Nella foto: Un traghetto della Stena Line.

GOTEBORG – L’intelligenza artificiale non viene utilizzata solo sulla terra, ma anche in mare. La compagnia di  traghetti Stena Line, ha sottoposto a testo sviluppo e l’implementazione di un nuovo sistema di intelligenza  artificiale, chiamato Voyage Optimization System. L’esperimento ha avuto luogo anche sulle traversate tra
Göteborg e il porto danese di Frederikshavn.
L’uso dell’intelligenza artificiale – sostiene Stena – aiuta a ottimizzare le operazioni della nave analizzando accuratamente una serie di fattori che influenzano il viaggio della nave, come il vento, le onde e la profondità durante il viaggio, garantendo una produzione di potenza corretta ed efficiente dal punto di vista energetico. Questi dati vengono raccolti in tempo reale ed elaborati tramite algoritmi basati sull’intelligenza artificiale, riducendo così il consumo di carburante e garantendo la strategia operativa.
“È chiaro che l’uso dell’intelligenza artificiale ottimizza le nostre operazioni e supporta la nostra visione di un futuro più sostenibile. È positivo vedere come la tecnologia non solo abbia consentito progressi significativi nei nostri sforzi per ridurre le emissioni di carbonio e
semplificare il lavoro, ma anche dà al nostro equipaggio più tempo per gestire le operazioni quotidiane”, ha affermato Michael Ljunge, responsabile dell’ingegneria digitale presso Stena Line.
Gli sviluppatori del sistema AI lavorano a stretto contatto con l’equipaggio della nave, sia navigatori che capitani, per ricevere continuamente feedback e apportare modifiche. Questa collaborazione si è rivelata cruciale per migliorare le soluzioni di intelligenza  artificiale e garantirne la praticità nelle operazioni.
“Una delle sfide più grandi nell’implementazione dell’intelligenza artificiale è stata garantire
che tutti a bordo capissero come funziona il sistema. Inizialmente avevamo chiamato il sistema “Capitano dell’intelligenza artificiale”, ma abbiamo cambiato nome poco dopo per evitare idee sbagliate secondo cui l’intelligenza artificiale avrebbe sostituito il processo decisionale umano.

Pubblicato il
8 Giugno 2024

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio