Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Porto 2000 & C. convergenze parallele

LIVORNO – Sono due, a questo punto, i binari sui quali corrono le non semplici vicende della società per i traffici passeggeri Porto 2000 e la gara per i traghetti dell’Arcipelago. Verrebbero da citare le famose “convergenze parallele” di Aldo Moro, fantasiosa definizione di accordi che non si verificano mai malgrado la volontà (?) espressa dalle parti. 

*

Sulla Porto 2000 sembrerebbero arrivati i ferri corti tra la joint venture che vinse anni fa la gara mai concretata, e l’AdSP del Nord Tirreno: anche con reciproche accuse di inadempienza, sia pure estemporanee. Porto 2000 ha sempre accusato l’AdSP di non aver concesso, come previsto dalla gara, né la riserva sui servizio ai passeggeri, né le aree per la creazione del grande terminal del progetto. A sua volta Palazzo Rosciano ha contestato la riserva – anche sulla base delle sentenze intervenute – e nella sua recente pianificazione avrebbe previsto altri impieghi per alcune delle aree. Matteo Savelli, ad della Porto 2000, di recente è stato molto duro in occasione di un incontro pubblico. Ma da parte dell’AdSP si ribadisce che è stata invece presentata una proposta definitiva di concessione “che la parte legale della Porto 2000 ha ritenuto percorribile” e che si intende chiudere al più presto. Roberta Macii che ha seguito in prima persona tutta la vicenda (“In passato piuttosto trascurata” si è lasciata sfuggire) ha sottolineato come ci sia stato un accordo procedurale con tutti i rappresentanti legali dei gruppi che hanno vinto la gara della Porto 2000 ma che al momento non è arrivato il seguito formale di accettazione. Per cui ieri stesso l’AdSP ha di nuovo inviato il testo dell’accordo condiviso dai legali delle parti con la richiesta di firmarlo “perché intendiamo chiudere definitivamente l’accordo e procedere alla stesura degli atti non oltre il prossimo mese di dicembre”. Perché allora la protesta di Savelli? Replica Roberta Macii: “La Porto 200 ha presentato alcune istanze parziali sui fazzoletti di demanio mentre noi intendiamo chiudere l’accordo globale”. Qui starebbe l’inghippo.

[hidepost]

*

La gara per il servizio dei traghetti sovvenzionati sull’Arcipelago Toscano, oggi svolto da Toremar invece starebbe avviandosi a una definizione concordata. Cancellata definitivamente l’ipotesi delle tre gare, ribadita la necessità che in ogni caso Toremar dovrà continuare il servizio almeno per tre mesi dopo l’assegnazione per il prossimo “mandato”, le schermaglie con la Regione si sarebbero concluse e ci sarebbe finalmente una condivisione che mira a salvaguardare il servizio stesso, mantenendo il contratto di lavoro speciale per il personale della compagnia regionale, ed apportando miglioramenti su alcune rotte, ma senza chiedere all’armatore “investimenti impossibili”. Un accordo, in definitiva, che cancella finalmente una stagione di scontri, reciproche accuse e minacce anche sul filo delle male parole. Sperando che sia così, nell’interesse del servizio che, specie per le isole minori , determina tanta parte della qualità della vita e delle possibilità di lavoro. 

(A.F.)

[/hidepost]

Pubblicato il
13 Novembre 2024
Ultima modifica
14 Novembre 2024 - ora: 12:45

Potrebbe interessarti

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora

Riforma e porti in vendita

Come volevasi dimostrare: le indicazioni (attenti: sono nomi proposti, non ancora promossi ufficialmente) per i nuovi presidentI di Autorità di Sistema Portuale (AdSP), peraltro significative sul metodo, hanno sturato il vaso di Pandora. Tutti...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio