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Più scivoli per le barche carrellabili

Nella foto: Lo scivolo pubblico di Assonautica a Livorno.

ROMA – Gli scivoli per varo ed alaggio della nautica carrellabile sono sempre stati, nel centro-sud d’Italia, se non una rarità certo scarsi e poco attrezzati. In quanto all’uso gratuito è ancora peggio: i pochi che esistono o non hanno manutenzione, o non hanno aree di libero parcheggio intorno dove lasciare carrelli-rimorchio ed auto.

La campagna che l’Assonautica delle Camere di Commercio in favore di un impegno del ministero competente per nuovi e più numerosi scivoli liberi è ripresa di recente ed è oggi appoggiata anche da Confindustria Nautica; che conferma di non occuparsi solo dello yachting d’alto bordo, ma di  impegnarsi anche per la cosiddetta nautica popolare dei natanti, troppo spesso vessata o dirittura respinta nei marina.

Dovrebbe partire con l’inizio dell’anno nuovo la campagna per favorire le concessioni demaniali ed eventuali supporti a chi – ente, circolo o anche privato – si impegna a costruire, manutenere e mettere a disposizione del turismo nautico carrellato, nuovi scivoli con relative aree di parcheggio, meglio se custodito (e in questo caso, almeno il parcheggio a pagamento ma con tariffe accettabili). Secondo le stime di Assonautica il turismo nautico carrellabile, molto sviluppato sia sui nostri laghi del nord, sia sulle sponde orientali dell’Adriatico, è una risorsa tutt’altro che marginale, e da favorire al massimo.

Pubblicato il
14 Dicembre 2024

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