Ma allora, le balene attaccano le barche?

Nell’immagine: Il salto di una megattera.
Il breve, veramente impressionante filmato amatoriale trasmesso anche dalla nostra TV, in cui si vede una balena megattera che inghiotte una canoa con il suo rematore, oltre ad aver fatto il giro del mondo ha creato anche molti imbarazzi sia tra gli specialisti che tra i curiosi. Come ci ha scritto sul web Margherita R. a nome della sua classe del liceo Enriques di Livorno.
Ne abbiamo discusso anche con il nostro insegnante, che ha ammesso di esserne stupito che noi. Perché sappiamo da tempo che gli unici cetacei aggressivi sono i capodogli, anche se gli attacchi da parte loro sarebbero solo difensivi come racconta Melville in Moby Dick. Poi la megattera del filmato ha risputato subito canoa e uomo. Ma perché allora ha attaccato?
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Premesso che non abbiamo confidenza con le balene, né con il loro modo di vedere, sembra accertato che la megateri sia stata ingannata dal colore della canoa e l’abbia scambiata per un banco di pesci in superficie: un errore madornale, che fortunatamente si è concluso senza danni per il giovane canoista. E i danni potevano derivare dall’impatto violento dell’attacco, non certo dai fanoni della balena, che sono solo un insieme di lamine non rigide adatte a filtrare e non a mordere. Inoltre la bocca dell’esofago delle balene misticeti, come la megatera, fa passare oggetti non più grandi di un pallone da calcio. Quindi il canoista non rischiava la fine di Pinocchio. In quanto agli attacchi, si sono registrati spesso quelli di un altro grande cetaceo, l’orca: ma sempre contro gli scafi delle barche (in particolare timoni e deriva) mai contro l’uomo: e anzi raccontano i vecchi pescatori atlantici che le orche si sono sempre dimostrate addirittura “amichevoli” verso i naufraghi e i nuotatori. I pescatori di balene del Pacifico testimoniavano che le orche addirittura guidavano le loro barche verso le balene, per riceverne poi, in cambio della collaborazione, un pezzo per loro prelibato, la lingua della grande preda.