Troppi compiti alle nuove UADM

Andrea Agostinelli
GIOIA TAURO – Il 30 gennaio scorso – scrive in una sua nota il presidente dell’AdSP ammiraglio Andrea Agostinelli – l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) ha ufficializzato la nuova articolazione delle Direzioni Regionali e degli uffici territoriali e la loro rispettiva graduazione, dando così attuazione ad una legge del 2012 che aveva già disposto la fusione in un’unica agenzia fiscale (ADM) delle Amministrazioni delle dogane e di quella dei Monopoli.
L’accorpamento in un’unica struttura amministrativa delle funzioni di Dogane e Monopoli – continua la nota di Agostinelli – prevede ora una nuova articolazione degli Uffici territoriali, finora denominati Uffici delle Dogane (UD) con competenza in materia di dogane e accise, che assumono la nuova denominazione di Uffici Accise Dogane e Monopoli (UADM), con competenza unitaria in materia di dogane, accise, tabacchi e giochi.
Per quanto attiene alle strutture calabresi, ed in particolare all’Ufficio delle Dogane di Gioia Tauro (competente attualmente solo sul Porto di Tauro), la riforma prevede che questo Ufficio – pur continuando ad assicurare le funzioni di presidio, controllo e gestione sulla movimentazione commerciale del più grande snodo portuale italiano – assuma le funzioni di presidio, controllo e gestione anche in materia di dogane, accise, tabacchi e giochi su un enorme territorio extra-portuale: ovvero sui comuni di Gioia Tauro, Rosarno e San Ferdinando e su tutti i comuni della provincia di Vibo Valentia (funzioni finora assicurate, nei rispettivi settori, dall’Ufficio delle Dogane di Reggio Calabria e dall’Ufficio Monopoli – Sezione Operativa Territoriale di Reggio Calabria).
Tale circostanza – sottolinea Agostinelli – desta viva preoccupazione, considerato che l’Ufficio di Gioia Tauro svolge un ruolo determinante di presidio istituzionale nel più grande porto italiano ed uno dei più grandi porti europei.
A Gioia Tauro le dogane effettuano il maggior numero di controlli scanner di tutta Italia – sottolinea il presidente dell’AdSP – e in sinergia con la Guardia di Finanza, assicurano i più grandi sequestri di stupefacenti a livello nazionale ed europeo; processano decine di migliaia di dichiarazioni doganali in importazione, esportazione e transito ed analizzano i dati di milioni di container in transhipment per individuare e neutralizzare il rischio che vengano introdotte nel territorio nazionale (ed unionale) merci illecite (dalle armi ai prodotti pericolosi); senza contare le rilevanti somme che vengono introitate con l’accertamento e la riscossione dei diritti doganali (comprese le tasse portuali). Tutto questo in un luogo – il porto di Gioia Tauro – notoriamente sottoposto fin dalla sua nascita ad una enorme e continua tensione ambientale/criminale.
Questa Autorità di sistema portuale – sottolinea il suo presidente – avendo ben nota la specificità e la complessità del porto, è intervenuta (a proprie spese) a sostegno delle dogane di Gioia Tauro assegnando ad esse uno scanner di ultima generazione da utilizzare per i controlli sulle merci. È auspicabile e doveroso che tale presidio sia costantemente mantenuto e che le riforme amministrative – per quanto legittime – siano improntate a ragionevolezza e proporzionalità.
Il porto di Gioia Tauro – ricorda Agostinelli – sta crescendo in maniera esponenziale (quest’anno verosimilmente saranno battuti tutti i record di movimentazione) e le istituzioni di controllo e regolazione devono essere messe in condizione di assicurare i propri compiti e le proprie funzioni in maniera adeguata, anche per supportare e favorire la crescita commerciale ed economica dell’intero territorio.
“Affidare alle dogane di Gioia Tauro anche compiti e funzioni ulteriori e gravosi – conclude l’ammiraglio Agostinelli – ne accresce, indubbiamente, la già peculiare complessità: desta, quindi, ulteriore perplessità che ADM non abbia inteso confermare tale complessità, tanto da determinarne un declassamento di graduazione (da I livello a II) pur a fronte di un consistente aumento di funzioni (e di complessità) rispetto al passato”.