Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Via le barriere architettoniche in porti e marine

Il lavoro di Madeit4a ne ha resi accessibili 16. La scadenza per i contributi

Viareggio. Trasformare porti e marine in ambienti più accoglienti e confortevoli per tutti, eliminando le barriere architettoniche e promuovendo un accesso inclusivo al mare. A questo è  dedicato il lavoro di Madeit4a srl, start-up innovativa con sede a Viareggio, celebra quattro anni di attività sotto il segno della sensibilizzazione e del supporto di enti pubblici e privati nella gestione delle criticità di accessibilità di questi luoghi speciali.

Sono 16 i porti resi accessibili per l’imbarco e sbarco da imbarcazioni sia da pontili galleggianti che in muratura, diverse piscine di stabilimenti balneari, oltre a consulenze per l’abbattimento di barriere architettoniche. A tal riguardo, va detto che – come ribadiscono dal quartier generale dell’azienda – c’è “l’opportunità di accedere a contributi fino al 75% per l’abbattimento delle barriere architettoniche: scadrà il 31 dicembre 2025”.

La società viareggina punta a “migliorare la qualità della vita dei cittadini e dei turisti, garantendo – viene sottolineato  – che tutti, indipendentemente dalle proprie abilità fisiche, possano godere delle bellezze e delle opportunità offerte dal mare”.

Fra i progetti realizzati da Madeit4a si segnala “l’installazione di rampe, elevatori e percorsi accessibili che permettono a persone con disabilità motoria di fruire agevolmente degli spazi portuali”. A ciò  si aggiungano workshop e corsi di formazione per sensibilizzare operatori e gestori sull’importanza dell’inclusività e dell’accessibilità.

“Crediamo fermamente che l’innovazione possa essere il catalizzatore per un cambiamento positivo nella società”, dice l’amministratore delegato di Madeit4a, Carlo Alberto Carrai. “Il nostro lavoro non è solo migliorare le infrastrutture, ma anche cambiare mentalità e promuovere una cultura di inclusività”.

Pubblicato il
12 Marzo 2025

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio