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Livorno e il toto-Authority in mezzo ai sussurri

Dice il vecchio proverbio che l’acqua cheta rovina i ponti. E non si può dire che sul fronte del porto di Livorno ci siano grandi mareggiate: anzi, tutto è soft in superficie. Dunque, occhio ai ponti.

Fuor di metafora: arrivano voci che dalla fine di questa settimana (dicono addirittura per venerdì prossimo) il viceministro Rixi toglierà il tappo dall’otre dei venti – paragone forse irriverente con Eolo… – e comincerà a nominare i presidenti delle Autorità di Sistema Portuale: quelle scadute e anche alcune di quelle scadenti (interpretate la parola come meglio vi piace).

Su Livorno, resiste eroicamente la minoranza per la riconferma di Luciano Guerrieri, ma sembra lotta impari. Da Roma riconfermano la volontà di toglierci l’ottimo Matteo Paroli per sanare il troppo lungo vuoto di Genova: e forse la scelta sarà ufficializzata a breve, per tagliare tutta la serie di recriminazioni che fluisce dal cluster portuale labronico. Potrebbero dunque liberarsi due posti a Palazzo Rosciano, presidente e segretario generale: doppietta per la quale si affollano i candidati (e anche una candidata interna, Roberta Macii, il cui nome è da tempo negli elenchi romani di chi sia proposto).

Il porto di Livorno fa ancora le barricate (ma a bassa voce: gli unici ad essersi espressi ufficialmente sono stati i sindacati, pur con una pudica perifrasi, come abbiano riportato, per non fare nome e cognome) sperando non si sa bene cosa. Il porto dei pollai insomma continua a tenere in primo piano gli interessi dei pollai: cetera tolle

(A.F.)

Pubblicato il
18 Marzo 2025
Ultima modifica
20 Marzo 2025 - ora: 10:59

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