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Toto-Authority, rotto il tandem di Palazzo Rosciano

Facciamo un attimo il punto sulle cose di casa nostra. Luciano Guerrieri, presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del nord Tirreno, è scaduto la settimana scorsa ma rimane come commissario, in attesa che tra Rixi e Giani si decida se lo scettro rimanga a lui per un altro mandato o no. Una cosa è certa: il sodalizio tra Guerrieri e il suo segretario generale Paroli è definitivamente rotto: e nemmeno nel modo migliore, a quanto si racconta sulle banchine. Tradotto: se Paroli rimane a Livorno sarà come presidente, scalzando Guerrieri. Se Guerrieri è confermato, Paroli fila via e non certo nei sobborghi, visto che a Genova insistono per volerlo. I genovesi – caso raro – su una cosa si sono impuntati: non vogliono un genovese a comandare sui loro porti.

Altro dettaglio: Guerrieri è scaduto da presidente, ma non da commissario governativo per la Darsena Europa: lui e il suo braccio destro Roberta Macii continuano ad essere i responsabili dei lavori per il porto del futuro. Da chiedersi, senza malignità: ma quale futuro, se non viene subito un’accelerata? In un mondo che corre alla velocità dei missili, possibile che la Darsena Europa sia la tartaruga della portualità mediterranea?

(A.F.)

Pubblicato il
20 Marzo 2025
Ultima modifica
25 Marzo 2025 - ora: 10:53

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