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AMBIENTE

Dhl trasporta al sicuro in Kenya 17 antilopi a rischio estinzione

Dalla Florida a un sito di conservazione africano

MILANO. Diciassette antilopi Bongo di montagna delle appena cento rimaste in natura nel pianeta sono state messe al sicuro in un sito africano di conservazione, dopo esser state allevate negli Usa. Si tratta di una specie in gravissimo pericolo di estinzione per via dei bracconieri, del degrado delle foreste e della frammentazione dell’habitat: dalla “Rare Species Conservatory Foundation” (Rscf) in Florida gli animali sono stati trasportati da Dhl Express fino a un santuario sulle pendici del Monte Kenya, gestito dal Meru Bongo e Rhino Conservation Trust: una iniziativa alla quale ha collaborato con Tusk, organizzazione benefica impegnata nella conservazione in Africa.

Si tratta di 12 femmine e 5 maschi, che rimarranno in un primo momento all’interno dei recinti per potersi riprodurre in sicurezza. La prole sarà poi gradualmente reintrodotta nell’ecosistema forestale del Monte Kenya: è «da oltre 40 anni» – avvertono i promotori dell’iniziativa – che questo genere di antilopi manca da questa zona.

Dhl è partner di Tusk e, per soddisfare la richiesta di trasportare insieme l’intero gruppo di antilopi, la compagnia ha messo a disposizione un aereo dedicato, che ha copertole 7.146 miglia nautiche direttamente dall’aeroporto internazionale di Palm Beach (Florida) all’aeroporto internazionale Jomo Kenyatta in Kenya.

La antilopi bongo – viene precisato dalla società – sono stati trasportati in casse costruite su misura, accompagnati da 6 tonnellate di mangime pelletato e da un team di 3 esperti nella cura degli animali, tra cui un veterinario e 2 specialisti dei bongo provenienti dagli Stati Uniti. Dalla sede di Dhl viene puntualizzato che «una volta arrivate, le antilopi sono state rilasciate in un “santuario” di 20 acri, dedicato alla loro gestione e recupero a lungo termine da parte del Kenya Forest Service». Tale sito è «un elemento cruciale nel piano nazionale di recupero ed è fondamentale per il successo continuo del progetto».

Mike Parra, amministratore delegato di Dhl Express Europe, si dice «molto orgogliosi» di poter sfruttare «la potenza e la competenza della nostra rete globale per facilitare il trasporto di queste antilopi» che hanno richiesto operazioni logistiche «estremamente complesse».

Mike Watson, al timone del Lewa Wildlife Conservancy che ha aiutato a coordinare questo complesso rimpatrio, rincara: «Riportare i bongo in Kenya segna un momento significativo nella restaurazione del patrimonio naturale del paese. Per decenni, questi animali sono stati in gran parte assenti dalle foreste in cui appartengono, e questo progetto sarà cruciale per invertire questa perdita».

Per Paul Reillo, fondatore e presidente della Rscf, la protezione della natura è «la più alta chiamata per l’umanità: la storia del bongo di montagna, dal declino al recupero, è interamente sotto la nostra responsabilità e il futuro della specie dipende da tutti noi».

Pubblicato il
31 Marzo 2025

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