Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti
TRASPORTI

Federlogistica: la ferrovia non è la soluzione per tutti i mali

Falteri: «Senza autotrasporto si blocca l’Italia»

GENOVA. «Anche costruendo tutte le infrastrutture ferroviarie progettate o in cantiere, dal Terzo Valico alla Napoli-Bari, dal Brennero alla Tav Torino-Lione, la quota parte di merci che si riuscirebbe a spostare dalle strade alla ferrovia varierebbe dal 2,5 al 3,5%». Davide Falteri, presidente di Federlogistica, parte da qui per dire che sarebbe «un risultato importante ma non tale da spostare l’asse della mobilità nel nostro Paese». A giudizio del numero uno dell’organizzazione di categoria, bisogna rendersi conto una volta per tutte che in Italia «solo il 12% delle merci viaggia in treno e, con l’eccezione delle autostrade del mare, il resto è di competenza esclusiva dell’autotrasporto».

Falteri segnala che non vuol ergersi a paladino dell’autotrasporto, ma c’è da «segnalare un rischio incombente sul sistema Paese»: nel mirino il “mito” delle ferrovie, che  «continuano a perdere quote di traffico», visto che oggi i camion sono scelti «per la maggiore flessibilità operativa» e perché soprattutto «operano su livelli tariffari bassissimi, incompatibili con la sopravvivenza delle aziende e specialmente con la sicurezza». Attenzione a quel che è accaduto in questi giorni fra Veneti e Friuli: in «una vera e propria “retata” compiuta dalla Polizia stradale, su 300 veicoli pesanti fermati, 200 sono stati sanzionati e in tre casi gli autisti sono stati arrestati».

Federlogistica chiama in causa il governo con questo “messaggio in bottiglia”. «L’asse portante della mobilità delle merci in Italia – viene sostenuto – rischia di collassare» per due ordini di ragioni: da un lato, il “nanismo” imprenditoriale; dall’altra,  la «violazione metodica di norme di legge». E, quindi, per «lo stato di salute delle aziende del settore diventate soggetti passivi» e intanto il Paese insegue il mito del cambiamento delle modalità di trasporto (shift modale) «spesso non sapendo neppure di cosa si parli».

Pubblicato il
9 Aprile 2025

Potrebbe interessarti

Rigassificatori e logica

Prendiamola larga per un attimo: da Eraclito a Zenone, fino ad Aristotele, la logica è quella dottrina che chiarisce i meccanismi consequenziali. Se mi avete seguito nello sproloquio, converrete con me che il recente...

Leggi ancora

Quando il saggio saggia

Ci sono a volte, nel comportamento delle persone, scelte difficili da fare: ma una volta fatte, non è difficile spiegarle. È il caso, per la nostra realtà livornese, delle dimissioni del maritime consultant Angelo...

Leggi ancora

Avanti adagio, quasi indietro

Potremmo dire, parafrasando Guido Gozzano, che tra gli infiniti problemi che riguardano il nostro mondo attuale, tra guerre e genocidi, ci sono anche le “piccole cose di pessimo gusto”. Tra queste c’è l’incredibile vicenda...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Se Berta ‘un si marìta…

…“E se domani…” diceva un antico refrain musicale. Riprendo le valide considerazioni del nostro direttore sulla sorprendente impasse di alcune nomine presidenziali nelle Autorità di Sistema Portuale soffermandomi su Livorno: Gariglio è stato tra...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Per difendere la pace…

Guerra e pace, più guerra che pace: sembra l’amara, eterna storia dell’uomo. Così, per preservare la pace, sembra proprio che non ci siano che le armi: si vis pacem, para bellum, dicevano nell’antica Roma....

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora
Quaderni
Archivio