Airbnb e B&B possono aiutare la riqualificazione
I costruttori di Ance Liguria: no all'approccio ideologico

Emanuele Ferraloro
GENOVA. A giudizio dei costruttori confindustriali di Ance Liguria, è “giustissimo intervenire su fenomeni come l’overtourism o la proliferazione di Airbnb e B&B nelle grandi città turistiche come Roma, Firenze, Venezia, Verona”, però non bisogna fsrsi prendere la mano da “approcci radicali o ideologici”. Ben venga dunque una valutazione che guardi “con attenzione” a “costi e benefici di utilizzo di parte del patrimonio immobiliare per uso turistico, specie in città come Genova che hanno bisogno di una visione sinergica che non può basarsi su un’emergenza abitativa inesistente”.
Ance Liguria affronterà questi temi in un seminario in agenda per domani, 30 aprile. Lo farà mettendo l’accento su un aspetto: è “profondamente sbagliato – si sottolinea – contrapporre formule comunque importanti, ad esempio per rendere vivo il centro storico di Genova, alla scarsa disponibilità di case per anziani e di immobili per studenti in un pregiudizio secondo il quale gli Airbnb produrrebbero a Genova e in Liguria desertificazione e speculazione”.
Per Emanuele Ferraloro, presidente di Ance Liguria, è semmai “vero il contrario: il cashflow prodotto dalle unità abitative destinate al turismo consente anche ai singoli condomini di disporre di quelle risorse necessarie per ristrutturare gli edifici e destinarne una parte a fini sociali, definendo forme di contrasto al degrado”.
Secondo Ance proprio il processo di riqualificazione di “aree con problemi anche di degrado sociale” può essere incentivato e realizzato “attraverso quei flussi di cassa generati da Airbnb: flussi in grado di attirare l’interesse economicamente radicato di fondi di investimento”. Si può innescare in tal modo “una spirale virtuosa di utilizzo” fra “turistico, riqualificazione sociale, recupero del patrimonio abitativo eutilizzo di parte di esso per far fronte a carenze come quelle delle Rsa”.