Visita il sito web
Tempo per la lettura: 4 minuti
TIRRENICA

La “maratona” per far riattivare 40 ferrovie dimenticate

In ballo anche il destino della linea Cecina-Volterra

FIRENZE. Parte oggi giovedì 29 maggio da Firenze la Maratona Ferroviaria 2025 organizzata dall’Alleanza per la Mobilità Dolce Amodo: una galassia della quale fanno parte realtà come  Kyoto Club, Utp AssoUtenti, Italia Nostra, Associazione Italiana Patrimonio Archeologia Industriale (Aipai), Federazione Italiana Ferrovie Turistiche e Museali (Fiftm), Associazione Europea Ferrovieri, FederParchi, Legambiente, Osservatorio Regionale sui Trasporti Lazio e Associazione Nazionale Ferrovieri del Genio.

È questa una manifestazione itinerante che è giunta alla undicesima edizione: un gruppo di esperti delle associazioni dell’Alleanza percorre «lunghi tratti di linee secondarie utilizzando – viene fatto rilevare – solo treni regionali veloci o metropolitani in un viaggio/ricognizione in cui sono previsti anche incontri con le autorità locali, le associazioni e i comitati». Il via è da Firenze anziché da Faenza a causa lavori di ripristino della circolazione ferroviaria sulla linea Faentina, dopo le frane e gli smottamenti causati dalle varie alluvioni.

Alla base dell’iniziativa c’è la volontà di riportare sotto i riflettori dell’attenzione «40 linee ferroviarie sospese in Italia, che potrebbero essere riattivate con investimenti contenuti e portare importanti benefici alle popolazioni residenti nelle aree interessate», dice il fronte delle associazioni. Si tratta di «oltre 1.200 km di linee ferroviarie che attendono di riprendere il servizio ordinario passeggeri o almeno il servizio turistico con i treni storici». Nel corso degli incontri con le amministrazioni locali, l’alleanza delle associazioni ne parlerà nel dossier dal titolo “Futuro sospeso”.

Fra le linee nel dossier figura la Cecina-Volterra, sospesa nell’estate 2012 per mancanza di materiale rotabile, poi riattivata nel dicembre dell’anno successivo, quindi di nuovo sospesa sette anni più tardi (e nonostante i molteplici lavori di manutenzione eseguiti). Il ripristino del servizio è stato chiesto dal Consiglio della Regione Toscana in una delibera che impegna la giunta in tal senso. Si sono schierate in favore del treno numerose associazioni, fra le altre Sos Volterra e Pro Loco Saline in testa.

Attenzione alla prima tappa: è a Pisa. In programma alla stazione incontri con le autorità locali per parlare – si afferma – della «nuova tramvia che dovrebbe collegare Piazza dei Miracoli alla Stazione». Fra gli esponenti delle associazioni locali, Gabriele Del Guerra di Italia Nostra Pisa: per parlare di progetti per nuove ciclabili.

Tocca poi a Piombino. Ad accogliere la delegazione in stazione sarà il sindaco Francesco Ferrari. A nome delle associazioni locali saranno presenti anche Alberto Martinelli, urbanista esperto di mobilità sostenibile, e Cecilia Pacini, presidente della Fondazione Villa Romana le Grotte dell’Isola d’Elba, già presidente Italia Nostra Toscana: intendono parlare della intermodalità treno/traghetto al porto di Piombino.

Ulteriore tappa a Follonica. In agenda la partecipazione all’incontro “Urban Center Follonica: una nuova idea di città”, organizzato dal Comune di Follonica. Qui la delegazione, accompagnata da Barbara Catalani, esperta di archeologia industriale e progettista del Museo delle Arti in Ghisa nella Maremma (Magma), incontrerà il sindaco Matteo Buoncristiani e il nuovo assessore alla mobilità, Sandro Marrini. Obiettivo: discutere di mobilità, rigenerazione urbana e verde pubblico.

Dopo il pernottamento a Follonica, nella giornata di venerdì 30 maggio, la maratona punta su Civitavecchia per un incontro con Raimondo Chiricozzi del Comitato per la riapertura della Civitavecchia-Orte e con l’istituzione portuale per l’interscambio con i traghetti e soprattutto con le navi da crociera.

Successivamente la delegazione prenderà un treno locale che ferma a Roma San Pietro dove percorrerà a piedi Via Nicolo V fino alla passeggiata del Gelsomino, la nuova ciclabile che collega la Stazione di San Pietro col Vaticano. Da lì la manifestazione ritorna verso Monte Ciocci, percorrendo la galleria Villa Albricci. completamente riqualificata, e il Viadotto delle Fornaci che supera valle Aurelia sotto la guida di Francesco Santarsia, della direzione generale di Rete Ferroviaria Italiana spa. È poi la volta della perlustrazione delle opere del Grab realizzate in Via di San Gregorio con l’illustrazione del progetto da parte di Angelamaria Verdi del Servizio Ciclabilità di Roma Mobilità. Infine, da Roma Termini con treno regionale veloce si punta su Formia-Gaeta dove anche in questo caso è previsto un incontro con le associazioni che sostengono la riapertura della linea Formia – Gaeta (oltre che della linea per Terracina).

Il terzo giorno partenza per Napoli Mergellina per visitare le stazioni della linea metropolitana 6 e la nuova stazione del Centro Direzionale con la guida di esperti dell’Azienda Napoletana Mobilità. Al termine, verranno raccolte le schede che registrano le impressioni dei 14 partecipanti alla “maratona” in una mappa emozionale del percorso, per raccontare in modo innovativo e per immagini le impressioni di un viaggio lungo tre giorni sul trasporto pubblico locale.

Quest’anno l’iniziativa prende il nome di “Maratona ferroviaria del Giubileo” in quanto – spiegano gli organizzatori – uno egli eventi clou si svolge sul tratto di nuova ciclabile che unisce Monte Ciocci con il Vaticano. Per collegarli è stata utilizzata l’antica infrastruttura del ponte ferroviario delle Fornaci, che un tempo univa la Santa Sede con la rete ferroviaria italiana. La delegazione è formata da 14 persone. Tra loro: Anna Donati, portavoce di Amodo; Massimo Ferrari, presidente Utp AssoUtenti; Gennaro Bernardo,  di Aec; Massimo Bottini, di Italia Nostra e Aipai; Andrea Ricci, dell’Osservatorio Trasporto del Lazio; Flavia Corsano, di Italia Nostra.

Pubblicato il
29 Maggio 2025

Potrebbe interessarti

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora

Riforma e porti in vendita

Come volevasi dimostrare: le indicazioni (attenti: sono nomi proposti, non ancora promossi ufficialmente) per i nuovi presidentI di Autorità di Sistema Portuale (AdSP), peraltro significative sul metodo, hanno sturato il vaso di Pandora. Tutti...

Leggi ancora

So che sanno che sappiamo

Niente paura, il gioco di parole del titolo non riguarda voi lettori. Vorrebbe essere, appunto, un gioco rivolto chi continua a ritardare l’attesissima e indispensabile riforma portuale, con annessi e connessi. Sia chiaro che...

Leggi ancora

Drill baby, drill

La guerra dei dazi annunciata da Trump sta innescando una inedita rivoluzione non solo commerciale, ma anche politica. E le rivoluzioni, come scriveva Mao nel suo libretto rosso, “non sono un ballo a corte”....

Leggi ancora