Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti
TRASPORTI VIA MARE

Container, il margine operativo al livello più basso per le grandi compagnie

Nonostante la corsa a caricare per anticipare i dazi

LIVORNO. Il margine operativo medio per le principali compagnie di trasporto container è sceso al livello più basso degli ultimi quattro trimestri, nonostante il carico anticipato delle merci da parte degli spedizionieri americani che cercano di anticipare i dazi cinesi.

Le nove maggiori compagnie che hanno riportato un utile ante interessi e imposte, o Ebit, hanno registrato un margine medio del 18,1% nei primi tre mesi, in calo rispetto al 25,8% del trimestre precedente, con le compagnie che hanno registrato un’ampia varietà di risultati.

La settima compagnia di trasporto a livello mondiale, Evergreen Line, è tornata in cima alla classifica con un margine del 26,7%. Ha ora registrato il margine più alto in sette degli ultimi tredici trimestri.

La giapponese Ocean Network Express (One) è stata una sorpresa in fondo alla classifica, con un margine di appena il 5,2%. Nonostante un aumento del 9,1% delle tariffe medie, i guadagni sui noli sono stati compensati da maggiori costi operativi, variabili e generali. Nel frattempo, i trasporti di One sono aumentati di un modesto 2,3% su base annua e il vettore ha registrato un indebolimento della domanda di merci dopo il Capodanno lunare.

È solo la seconda volta che il vettore con sede a Singapore ha registrato risultati inferiori alle sue controparti, in particolare Maersk e Hapag-Lloyd, da quando è stato creato a metà del 2018 dalle filiali container di “K” line (Kawasaki Kisen Kaisha, Ltd), Nyk Line e Mitsui O.S.K. Lines, Ltd.

Le tariffe di nolo dei principali vettori hanno registrato in media un aumento del 10% su base annua nel primo trimestre, sebbene vi sia stata un’ampia variabilità tra i vettori. Zim Integrated Shipping Services ha registrato l’aumento maggiore, pari al 22%, mentre Evergreen e Cosco Shipping hanno registrato anch’essi incrementi a doppia cifra (19% e 12%). Al limite inferiore, le tariffe per Hmm e A.P. Moller – Maersk sono aumentate solo dello 0,8% e del 2,5%.

Pubblicato il
4 Giugno 2025

Potrebbe interessarti

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora

Riforma e porti in vendita

Come volevasi dimostrare: le indicazioni (attenti: sono nomi proposti, non ancora promossi ufficialmente) per i nuovi presidentI di Autorità di Sistema Portuale (AdSP), peraltro significative sul metodo, hanno sturato il vaso di Pandora. Tutti...

Leggi ancora

So che sanno che sappiamo

Niente paura, il gioco di parole del titolo non riguarda voi lettori. Vorrebbe essere, appunto, un gioco rivolto chi continua a ritardare l’attesissima e indispensabile riforma portuale, con annessi e connessi. Sia chiaro che...

Leggi ancora

Drill baby, drill

La guerra dei dazi annunciata da Trump sta innescando una inedita rivoluzione non solo commerciale, ma anche politica. E le rivoluzioni, come scriveva Mao nel suo libretto rosso, “non sono un ballo a corte”....

Leggi ancora