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DOPO LE ACCUSE DEI SINDACATI

C&T Isole Minori ribatte: rispettati gli impegni presi con la Regione

«Stabilizzazione, c’è il rischio di esuberi se basate sull’organico estivo»

MESSINA. «La convenzione con il ministero delle infrastrutture e dei trasporti non è stata ancora formalmente revisionata. Caronte & Tourist Isole Minori non ha dunque ancora effettuato alcun “incasso” e tuttavia non ha mancato di riapplicare unilateralmente la turnazione di maggior favore preesistente, nonché di stabilizzare i lavoratori con mansioni di guardianìa, rispettando quindi in toto gli impegni assunti davanti al Presidente della Regione». È così che Caronte & Tourist Isole Minori risponde alle accuse dei sindacati che avevano giudicato inaccettabili le posizioni dell’azienda in un duro braccio di ferro. La risposta è arrivata con una lettera firmata dal responsabile delle risorse umane del gruppo C&T, Tiziano Minuti, destinata ai segretari generali delle organizzazioni sindacali regionali.

Il 30 ottobre scorso – questa l’argomentazione dell’azienda – la società di navigazione era stata «costretta a congelare gli accordi sindacali a causa di un forte squilibrio economico derivante da una convenzione ministeriale ormai datata (risalente a oltre dieci anni fa) e aggravato dall’aumento generalizzato dei costi legato all’inflazione»: criticità «riconosciute ai tavoli tecnici e politici con ministero dei trasporti e presidenza della Regione». In attesa degli esiti dei nuovi accordi con il ministero (che, per l’appunto, «non sono ancora formalizzati né tantomeno economicamente operativi»)  la società «ha già ripristinato gli accordi sulle stabilizzazioni dei guardiani e sulle turnazioni dei marittimi».

A giudizio dell’azienda, rimane «un solo punto effettivamente in sospeso: quello delle nuove liste “Crl”, ovvero la stabilizzazione dei marittimi». Da parte di C&T Isole Minori si chiarisce che «la quantificazione proposta dalla società nel corso dell’ultimo incontro sindacale è modellata sul fabbisogno di personale nel periodo di bassa e media stagione, ovviamente inferiore a quello estivo nel quale è programmato il potenziamento dei servizi».

La proposta sindacale di stabilizzare «un numero di marittimi pari a quello impiegato nei mesi estivi»? L’azienda controbatte: «Comporterebbe un inevitabile esubero di almeno 90 unità nei mesi da ottobre ad aprile». Aggiungendo poi: si tratta di una situazione che potrebbe essere «gestita solo attraverso le procedure previste dalla normativa vigente in materia di esubero di manodopera e che dovrebbero essere attivate contestualmente all’adozione delle nuove liste “Crl”».

La lettera dell’azienda si conclude con un messaggio preciso alle organizzazioni dei lavoratori: «Qualora questa impostazione fosse condivisa dai sindacati – si legge – la società si dichiara pronta a procedere al ripristino integrale di quanto concordato prima del 30 ottobre scorso».

Pubblicato il
24 Giugno 2025

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