Fai, Paolo Uggé confermato presidente per acclamazione
Le “patate bollenti”: neutralità energetica e attraversamento delle Alpi

Paolo Uggé
MILANO. Tutto come da copione: Paolo Uggé è stato riconfermato presidente della Fai, la Federazione Autotrasportatori Italiani. È stato un consiglio nazionale alquanto partecipato a deciderne la conferma per acclamazione. Contestualmente è stato eletto anche il nuovo comitato di presidenza, composto da 14 imprenditori provenienti da ogni parte del Paese, segno – viene fatto rilevare dall’organizzazione di categoria – della «rappresentatività diffusa della Federazione sul territorio nazionale».
Paolo Uggè, classe ’47, milanese per nascita e valtellinese per residenza, ha alle spalle una lunghissima carriera nella rappresentanza e nella politica dei trasporti: basti dire che della Fai è stato segretario generale dal 1980 per 23 anni e in seguito presidente (dal 2006). Non solo: ha guidato Conftrasporto per tre anni dal 2015 e per altri tre dal 2020. È stato parlamentare dal 2006 al 2008 e sottosegretario alle infrastrutture e trasporti con delega alla logistica nei governi Berlusconi II e III.
In questa «fiducia rinnovata» Uggé vede, rivolgendo i propri ringraziamenti al consiglio nazionale, «un segnale importante che rafforza il mio impegno a rappresentare con responsabilità e determinazione il mondo dell’autotrasporto». È una fase piena di sfide ma il presidente riconfermato ha «la convinzione che, attraverso un confronto costante con istituzioni e imprese, potremo costruire condizioni più sostenibili e competitive per un settore fondamentale per l’economia italiana.»
La riconferma – viene fatto rilevare dal quartier generale della federazione – arriva in un momento cruciale per il comparto: è «alle prese con le sfide della transizione ecologica e con la necessità di garantire la sostenibilità economica delle imprese». Tra le priorità indicate da Uggé figurano:
- la neutralità energetica («per evitare imposizioni tecnologiche non in linea con le reali esigenze operative delle aziende»)
- il complesso tema dell’attraversamento dell’arco alpino («sempre più condizionato da limitazioni e restrizioni introdotte da alcuni Paesi confinanti»).
Altro nodo centrale, a giudizio dell’organizzazione dell’autotrasporto, è quello delle infrastrutture: «Strade, porti e ferrovie adeguate sono indispensabili per assicurare efficienza al sistema logistico nazionale e sostenere la competitività delle imprese sui mercati italiani e internazionali».
Viene sottolineato che nel precedente mandato, sotto la guida di Uggé, la Fai «ha rafforzato il dialogo con le istituzioni e promosso numerose iniziative a supporto delle imprese del settore, puntando su innovazione tecnologica, formazione professionale e una rappresentanza attiva a livello nazionale ed europeo». Aggiungendo poi: «La rielezione del presidente e del nuovo Comitato di Presidenza segna quindi una scelta di continuità, ma anche la volontà di affrontare con rinnovata energia le sfide che attendono il settore nei prossimi anni».