Si rinnova la flotta della Marina italiana: nascono le nuove fregate
La nuova generazione “Fremm Evo” al via alla Fincantieri di Riva Trigoso

La cerimonia per l’impostazione della nuova fregata Fremm della Marina Militare italiana alla Fincantieri di Riva Trigoso (Genova)
GENOVA. Decolla la realizzazione della prima delle due grandi navi destinate alla Marina Militare, la cui consegna è stata messa in preventivo per il 2029: si tratta di unità di nuova generazione di fregate Fremm in versione “Evolution” (“Fremm Evo”). Nello stabilimento Fincantieri di Riva Trigoso si è tenuta la cerimonia di impostazione alla quale hanno partecipato Fulvio Palermo (responsabile project management della Direzione Navi Militari) e Antonio Quintano (direttore dello stabilimento integrato di Riva Trigoso- Muggiano), alla presenza di rappresentanti della Marina Militare italiana, di Orizzonti Sistemi Navali, di Occar, dell’industria e del Registro di Classifica Rina.
Nell’ambito del programma per il rinnovmento della flotta della Marina militare italiana, il contratto per la costruzione delle due nuove unità è stato firmato nel luglio dello scorso anno tra Orizzonte Sistemi Navali (Osn) – la joint venture costituita tra Fincantieri (51%) e Leonardo (49%) – e Occar, l’organizzazione europea creata trent’anni fa da Italia, Francia, Germania e Regno Unito (poi allargata a Belgio e Spagna e, come membri esterni a un’altra decina di Paesi) che ha in mano la cooperazione in fatto di programmi di armamenti. Per la prima unità i tempi di consegna previsti sono nel 2029, per la seconda nell’anno successivo.
Le nuove “Fremm Evo” – viene fatto rilevare – si «posizioneranno all’avanguardia nel contesto navale militare sia dal punto di vista tecnologico che delle prestazioni»: l’azienda sottolinea che saranno capitalizzati cioè «gli importanti sviluppi tecnologici già avviati nell’ambito dei recenti programmi della cosiddetta “Legge Navale”, nonché del programma di “Mid Life Upgrade” delle unità della Classe Orizzonte. La Marina Militare potrà così disporre di due unità che garantiranno elevate prestazioni operative, con tecnologia allo stato dell’arte ed equipaggiate con sistemi all’avanguardia, senza dimenticare che avrà «moderne capacità anti-drone», e più in generale in grado di gestire operativamente sistemi a gestione autonoma nelle tre dimensioni (sopra la superficie, navali e sotto la superficie).

Foto di gruppo alla cerimonia riguardante la nuova fregata Fremm della Marina Militare italiana: siamo nella sede della Fincantieri di Riva Trigoso (Genova)
Come viene reso noto dal colosso industriale navalmeccanico pubblico, gli interventi di aggiornamento tecnologico riguarderanno lo “Ship Management System Cyber-resilient”, l’impianto di condizionamento e di distribuzione elettrica, l’implementazione di soluzioni specifiche al fine di migliorare l’eco-impronta dell’unità per la parte “sistema di piattaforma.” Il sistema di combattimento sarà aggiornato con il moderno “Combat Management System Sadoc 4 Cyber-resilient”, la sensoristica radar (in particolare con radar Dual Band Dbr-X-C a facce fisse) «in grado di supportare la difesa contro minacce Tbm, la guerra elettronica, i sistemi di artiglieria e missilistici, la sonar suite, il sistema di comunicazione e data link tattici capaci di assicurare il più alto ed efficace livello di interoperabilità». Le “Fremm Evo” saranno inoltre dotate di «apparati ad alta affidabilità e piani manutentivi avanzati, per assicurare massima disponibilità operativa e prontezza di impiego», viene ribadito.