Gioia Tauro, altri vent’anni di concessione per Callipo
Obiettivo: realizzare una piattaforma logistica “fredda”

Il momento della firma
GIOIA TAURO. È stata rinnovata la concessione alla società Callipo Group srl: la storica azienda calabrese attiva nella produzione di tonno pinna gialla e altre conserve ittiche ha confermato la scelta del porto di Gioia Tauro, primo scalo di transhipment d’Italia e tra i maggiori del Mediterraneo, come «porta di accesso al mercato globale», come tiene a sottolineare una nota dell’istituzione portuale gioiese.
L’ammiraglio livornese Andrea Agostinelli, nelle vesti di numero uno dell’Autorità di Sistema portuale dei mari Tirreno meridionale e Ionio, e il presidente della Callipo Group srl, Pippo Callipo, hanno firmato la prosecuzione del «proficuo rapporto nato nel 2018, quando l’azienda calabrese firmò la licenza di subingresso in una zona di demanio marittimo all’interno dell’ambito portuale di Gioia Tauro».
Al rinnovo della concessione aveva dato parere favorevole, dopo l’istanza avanzata dalla Callipo Group: avrà durata ventennale con scadenza fissata al 15 settembre 2044, «in continuità alla licenza di subingresso del 2018». L’obiettivo è dichiarato: realizzare una “piattaforma logistica fredda”, «organizzata in 24.130 metri quadrati, destinati a capannone, dotato di celle frigorifero, con annesse aree esterne asservite».
Il presidente Agostinelli si è detto molto soddisfatto: si tratta di una «attività che, oltre all’alto significato commerciale, è motivo di orgoglio per tutto ciò che rappresenta, un’azienda di rilevanza nazionale, presente nel mercato italiano ed estero». Il riferimento è al fatto che l’«importante insediamento produttivo» è motivo di orgoglio per l’intera Calabria, «grazie anche ai valori sociali e civili sempre portati avanti dal suo patron Pippo Callipo e coerentemente seguiti dalla sua famiglia aziendale, che certamente avrà ulteriori risvolti occupazionali anche nel porto di Gioia Tauro».