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DOPO L'INCIDENTE MORTALE

Breda: Corridoio Tirrenico, i parlamentari lo mettano in testa alle priorità

Convocato per inizio settembre il faccia a faccia con i politici. «Il territorio alzi la voce«

Un tratto del Corridoio Tirrenico com’è attualmente: qui sulla Variante Aurelia

CAPALBIO (Grosseto). «Sono morte più persone su questo tratto di Aurelia, di strada, che sul ponte Morandi: è diventata un cimitero e l’indignazione dura sempre il tempo di un mattino». Non potrebbero essere più amare (e infuriate) le parole del sindaco di Capalbio, Gianni Chelini, riportate dal quotidiano “La Nazione” dopo l’ennesimo incidente mortale su quell’Aurelia: sono la riprova di come manchi a sud di Livorno un pezzo di infrastruttura viaria sull’asse tirrenico: «Destra e sinistra non hanno fatto niente. Ora che c’è la destra al governo, anche per rispetto di Altero Matteoli, che su questa strada ci è morto, dovrebbero pensare subito a mettere in sicurezza l’Aurelia e a ripensare al Corridoio Tirrenico come una delle priorità».

Stavolta la tragedia dell’asfalto ha coinvolto un morto eccellente: stiamo parlando di Alessandro Loschiavo, designer di fama internazionale, che in carriera si era visto assegnare per otto volte il “Good Design Award” da una istituzione culturale americana.

Ma non è il nome illustre della vittima ad aver mosso l’attenzione del presidente della Camera di Commercio, Riccardo Breda: già all’inizio di questo mese di agosto aveva chiamato a raccolta le istituzioni e le forze sociali del territorio (qui il link all’articolo della Gazzetta Marittima) per far ripartire la mobilitazione che era culminata negli “stati generali delle infrastrutture” nel maggio di tre anni fa (qui il link all’articolo della Gazzetta Marittima relativo al “libro bianco” scaturito da quell’iniziativa e qui il link all’intervista di Breda al “Tirreno” su quell’evento). A dirla tutta, bisognerebbe ricordare che la battaglia dell’ente camerale per l’ammodernamento del corridoio tirrenico è lunga perlomeno mezzo secolo: si pensi, per dirne una, alle prese dell’ingegner Ernesto Laviosa alla guida della sezione marittima prima e da presidente della Camera di Commercio livornese poi.

Riccardo Breda, presidente della Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno che si estende sulle province di Livorno e di Grosseto

In quel faccia a faccia con amministratori locali, organizzazioni delle imprese e rappresentanti sindacali Breda era tornato a chiedere di fare quadrato: appuntamento già fissato da allora per il 5 settembre per incalzare i parlamentari eletti nei territori di Livorno e di Grosseto per far rimettere la questione del Corridoio Tirrenico dentro l’agenda politica del governo.

La realtà poi arriva come una cannonata: «L’ennesima tragedia sull’Aurelia a Capalbio conferma purtroppo ancora una volta che il Corridoio Tirrenico deve essere la priorità», queste le parole di Breda. La Camera di Commercio – rincara – ha messo in cantiere da tempo «un percorso con le associazioni di categoria e le organizzazioni sindacali delle province di Livorno e di Grosseto, per chiedere che la politica si faccia carico di investire celermente sulle infrastrutture che sono davvero indispensabili per la costa toscana».

Al di là dell’appello complessivo a far decollare ««tutte le possibili iniziative» per arrivare a mettere in funzione i cantieri che ammodernino e adeguino il Corridoio Tirrenico, dal quartier generale dell’ente camerale si insiste sulla priorità al tratto di Capalbio, dov’è avvenuto l’ultimo incidente mortale, perché «è il più pericoloso». Vanno anche affrontati – si afferma – nodi infrastrutturali «come la bretella di Piombino (prolungamento della strada statale 398) e la Strada europea E78 (“Due Mari Grosseto-Fano”), individuate come le opere di competenza governativa su cui è ormai indispensabile avere rassicurazioni».

La statale Aurelia nella zona di Ansedonia è stretta come una provinciale qualsiasi: una corsia per direzione di arcia

Per il presidente della Camera di Commercio livornese-grossetana la politica non può più menare il can per l’aia: occorre poter avere «aggiornamenti su risorse e cronoprogrammi per queste infrastrutture di rilevanza nazionale». Da tradurre così: «Chi ha le competenze deve prendere impegni concreti per la costa toscana, che non può più aspettare e continuare a subire le conseguenze che l’inadeguatezza delle nostre infrastrutture ha sulla sicurezza e sull’economia dei territori».

È da segnalare che sul versante politico forse qualcosa si è mosso: il riferimento è al fatto che nello scorso mese di giugno in consiglio regionale toscano si è andati al di là della liturgia per cui la maggioranza vota contro qualsiasi suggerimento, mozione o appello dell’opposizione, a maggior ragione adesso che siamo a pochissimo dal voto regionale. È stata approvata all’unanimità una mozione della Lega, primo firmatario Marco Landi, relativa alla situazione del Corridoio Tirrenico: in campo, per dichiarare il sì del centrosinistra, il consigliere livornese dem Francesco Gazzetti. Stiamo parlando di un atto che impegna la giunta regionale – viene sottolineato – ad «attivarsi ed agire nei confronti del governo nazionale» così che, sulla base delle dichiarazioni del presidente della società autostradale Sat, si superino quanto prima «tutte le problematiche di natura burocratica» e si possano «iniziare i lavori necessari per la messa in sicurezza e adeguamento del Corridoio Tirrenico».

Nella mozione si chiede anche alla giunta regionale di «comunicare, con la compartecipazione dei vertici di Anas e di Sat, tempestivamente» alla commissione competente:

  • «tutte le problematiche burocratiche che attualmente bloccano di fatto quanto previsto dalla legge 8/2020»;
  • «come (ed entro quando) il governo intenda superare le problematiche burocratiche che impediscono di fatto il passaggio delle competente da Sat a Anas»;
  • «quali iniziative potrebbe prendere il ministero delle infrastrutture per superare gli ostacoli che impediscono passaggio da Sat a Anas»;
  • «la presentazione dei vari progetti realizzati da Anas per l’ammodernamento del Corridoio Tirrenico».
Pubblicato il
22 Agosto 2025

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