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SPORT E INCLUSIONE

La Lega navale fa “vivere” il mare a oltre 1.150 ragazzi con i suoi corsi estivi

L’iniziativa si è allargata ai disabili. La visita della ministra Alessandra Locatelli

ROMA. Da giugno ad agosto oltre 1.150 tra allievi (8-15 anni) e aspiranti aiuto istruttori della Lega Navale (16-17 anni) hanno frequentato i corsi di formazione residenziali di vela, canoa e canottaggio della Lega Navale Italiana (Lni) a Sabaudia sul Lago di Paola, a Taranto in Mar Grande, Ferrara sul Lago delle Nazioni e a Belluno sul Lago di Santa Croce: si tratta di «un centinaio» di ragazzi  in più rispetto a quanto era avvenuto lo scorso anno.

A renderlo noto è l’ente pubblico non economico a carattere associativo fondato a La Spezia alla fine dell’Ottocento che, con una «particolare attenzione ai giovani, alle persone con disabilità e ai soggetti in condizione di svantaggio sociale ed economico», ha oggi «oltre 61mila soci ed è articolata in 255 strutture periferiche».

La Lega Navale spiega che i corsi estivi sono organizzati nei 4 Centri Nautici e vengono strutturati per «avvicinare agli sport nautici i giovani che non vivono abitualmente l’ambiente marino e lacustre, in modo divertente, sicuro e a contatto con la natura». Tra le novità di questa edizione c’è il successo dei corsi di windsurf a Belluno e a Taranto. Oltre alla formazione teorico-pratica nelle discipline sportive e al perfezionamento delle tecniche di navigazione, agli allievi – viene fatto rilevare – vengono impartite nozioni sulla tutela dell’ambiente, sulla flora e la fauna autoctona, sul primo soccorso e sulla meteorologia per navigare in sicurezza, secondo le “buone regole” contenute nel “Ventalogo del Mare” elaborato quest’anno da Lni e Marevivo e secondo i 9 principi-guida della Carta dei valori della Lega Navale Italiana: accoglienza, competenza, rispetto, lealtà, appartenenza, disponibilità, solidarietà, sostenibilità e amore per il mare.

È da mettere in rilievo che da quest’anno due corsi nei centri nautici di Sabaudia e Taranto «sono stati aperti per la prima volta a bambini e ragazzi con disabilità e fragilità» così da permettere loro di «vivere, senza costi per le famiglie, un’estate di sport, divertimento e socialità insieme ai propri coetanei», come si segnala dal quartier generale dell’ente. A Taranto – si afferma – hanno completato il corso tre bambini con patologie oncologiche seguiti dall’Associazione Simba mentre a Sabaudia sono stati 13 gli allievi con sindrome di Down e disabilità cognitive delle associazioni Aipd di Latina e Diaphorà che hanno conseguito il diploma.

La ministra per le disabilità, Alessandra Locatelli, ha visitato insieme al presidente della Lni Donato Marzano il centro nautico di Sabaudia in occasione del turno finale della stagione: ha incontrato gli allievi con disabilità delle associazioni del territorio pontino e i 70 giovani corsisti loro coetanei che hanno condiviso insieme attività sportive e momenti di socialità. «Un’esperienza bellissima, vissuta insieme a ragazze e ragazzi che, attraverso lo sport e la vita di squadra, sperimentano percorsi di crescita e autonomia», ha detto la ministra.

Il presidente della Lni, Donato Marzano, dopo aver ringraziato la ministra Locatelli per essere «sempre vicina alla Lega Navale Italiana», ha rimarcato il bilancio positivo della stagione 2025 e ha sottolineato la crescita degli allievi iscritti, l’introduzione del corso di windsurf a Taranto e Belluno che ha riscosso successo tra i giovani allievi e, soprattutto, «l’avvio sperimentale dei primi due corsi inclusivi svolti a Taranto e Sabaudia». Marzano ha riferito che  la collaborazione con la ministra Locatelli e con le associazioni «prosegue ora con “Velando”, progetto promosso dalla ministra di cui la Lni è ente capofila, che ci vedrà impegnati nel mese di settembre con attività di velaterapia a Palermo, ad Arona sul Lago Maggiore e lungo la costa ligure». Lo ripete chiedendo «il supporto delle istituzioni», e segnala che la Lega Navale è impegnata ad «abbattere le barriere fisiche, sociali, culturali ed economiche che purtroppo impediscono a tanti giovani con disabilità o in difficoltà socio-economiche di godere della bellezza del mare e degli sport nautici».

Pubblicato il
1 Settembre 2025

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