L’ultra-novità dei “motori” al plasma per le missioni nello spazio
Super-premio europeo per il progetto di Vittorio Giannetti (Scuola Sant’Anna)

Vittorio Giannetti, ricercatore Scuola Sant’Anna
PISA. Come farcela a superare i limiti delle tecnologie attuali creando «una nuova generazione di propulsori elettrici destinati a rivoluzionare la mobilità spaziale»: è l’idea-guida che si è posto il progetto “Phoenix” coordinato da Vittorio Giannetti, ricercatore dell’Istituto di Intelligenza Meccanica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. La strategia che ha guidato l’équipe è stata quella di puntare su «un concetto innovativo di propulsore al plasma, capace di estrarre simultaneamente ioni ed elettroni senza l’impiego del neutralizzatore esterno, oggi uno dei principali punti critici di guasto», come viene spiegato dal quartier generale dell’istituzione universitaria d’eccellenza. È per questa via – viene messo in evidenza – che si ritiene divenga «possibile realizzare sistemi di propulsione più affidabili, flessibili e sostenibili, con benefici per l’utilizzo delle risorse spaziali e nuove opportunità per le missioni di esplorazione nello spazio profondo».
Questa prospettiva è talmente interessante da aver ottenuto un finanziamento dal Consiglio Europeo della Ricerca (European Research Council): l’assegnazione del prestigioso “Erc Starting Grant” conferma il posizionamento della Scuola Superiore Sant’Anna – come viene ribadito in una nota – «al centro della ricerca scientifica internazionale».
Il progetto viene spiegato sottolineando che, nel corso del proprio sviluppo «nell’arco di cinque anni» attraverserà «tre fasi principali»:
- la creazione di strumenti di simulazione numerica avanzata,
- la realizzazione di un ambiente sperimentale per testare i prototipi,
- la progettazione e validazione dei primi modelli del nuovo propulsore.
Secondo quanto viene sottolineato dal quartier generale dell’istituto pisano, i risultati attesi potranno «aprire la strada a sistemi spaziali più manovrabili e duraturi, capaci di incrementare il ritorno scientifico e commerciale delle missioni e di favorire lo sviluppo di infrastrutture spaziali su larga scala».
L’assegnazione di un “Erc Starting Grant” conferma «la capacità della Scuola Superiore Sant’Anna di attrarre e sostenere giovani ricercatori con progetti di forte innovazione», viene ribadito mettendo in rilievo il percorso di Vittorio Giannetti. Come? Eccone l’identikit che mette insieme: 1) esperienze industriali internazionali; 2) attività accademica presso la Scuola Sant’Anna; 3) iniziative imprenditoriali con lo spin-off Celeste srl. Tutto questo – si afferma – testimonia «il valore di una formazione che integra ricerca e innovazione». Non solo: il progetto “Phoenix” è la riprova che la Scuola Superiore Sant’Anna punta a «rafforzar il proprio impegno nello sviluppo delle tecnologie dello spazio, contribuendo a definire le nuove traiettorie scientifiche e industriali della nuova era delle esplorazioni spaziali».